Caso giostre, il sindaco di Ozieri Marco Murgia risponde a Prospettive
Continua la polemica in città sul “caso giostre”. Il sindaco di Ozieri Marco Murgia risponde a Prospettive.
«Oggi, come ampiamente previsto, leggo un post polemico contro l’Amministrazione perché ha concesso il suolo pubblico (l’autorizzazione all’esercizio non la rilascia il comune) ad una storica famiglia di giostrai che da più di 50 anni calca le piazze di Ozieri. Un post da campagna elettorale che lascia basiti per i toni e ancor di più per i contenuti».
Così ha scritto ieri il sindaco di Ozieri Marco Murgia in una nota di risposta all’intervento del Gruppo Prospettive che ha ripreso la Giunta comunale per aver concesso l’installazione dietro il municipio di una giostra per bambini. Decisione questa, secondo Prospettive, inopportuna in un periodo come l’attuale, in cui il pericolo contagi si fa sempre più preoccupante e dove occorre evitare occasioni di assembramento difficili da controllare.
«Quando abbiamo ricevuto richiesta per la concessione di suolo pubblico – spiega Murgia – abbiamo ragionato sulla situazione drammatica di una categoria tra le più colpite dalla crisi, abbiamo verificato che potessero rispettare i protocolli di sicurezza imposti dalla norma, abbiamo considerato che il rischio assembramento era simile a quello di altre attività, come i bar per esempio e abbiamo concesso il suolo. Ci siamo presi le nostre responsabilità, come sempre, valutando i pro e i contro di una decisione non semplice».
«Come sempre nelle situazioni difficili e complesse prendere le decisioni non è semplice e il tempo che stiamo vivendo è il più gravoso che dal dopoguerra il nostro paese ha dovuto affrontare – continua Murgia –. Nessuno ha risposte pronte, nessuno può attingere ad altre esperienze, nessuno può chiedere l’aiuto a casa. Bisogna affrontare tutto come si affrontano i problemi nuovi che ti si presentano senza chiederti il permesso. Molto dipende dalle responsabilità che hai sulle spalle».
«Facile fare il guascone se hai le spalle coperte – sottolinea Murgia – molto diverso se sei tu che devi coprire le spalle agli altri. A chi amministra in questo tempo è toccato un fardello che nessuno poteva immaginare e per questo motivo ogni provvedimento è valutato una, cento, mille volte. In ballo ci sono le vite delle persone e il mandato di guidarle per 5 anni. In ballo ci sono le questioni fondamentali del vivere in comunità: la salute in primis, ma anche il lavoro, la sicurezza, l’istruzione».
«Avremmo potuto dire di no ai giostrai – si legge ancora nella nota del sindaco –, alle corse dei cavalli, all’Estiamo in Piazza, chiudere i bar e ristoranti alle 22:00, i parco giochi, far cominciare le scuole il 5 di settembre anziché il 24, non concedere campi sportivi e palazzetto. Sarebbe stato più facile giocare in difesa e dormire sonni tranquilli. Invece non ci siamo mai sottratti al rischio di fare delle scelte e ci siamo sempre assunti le nostre responsabilità. In questo contesto, a qualcuno tocca decidere, a qualcun altro piace alimentare le paure che caratterizzano questo tempo immaginando scenari apocalittici».
«A me, leggendo il post – continua ancora Murgia –, sono venuti in mente gli avvoltoi che non avendo trovato cadaveri all’ippodromo e ai campetti volteggiano inutilmente sopra le giostre nella speranza di banchettare».
«Io credo invece che la stragrande maggioranza degli ozieresi sapranno dimostrare, come bene hanno fatto sino ad ora – conclude il sindaco di Ozieri –, che tutto si può fare seguendo con attenzione le regole di sicurezza anticovid, senza per questo dover pregiudicare il diritto al lavoro e alla sopravvivenza di tutti».