• 24 Novembre 2024
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Sanità, la proposta del Presidente dei Medici di Sassari: «Alleanza pubblico-privato per garantire cure a tutti»

Nicola Addis
Nicola Addis scrive al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute e all’Assessore alla Sanità della Sardegna.

SASSARI. È ormai assodato, dalle informazioni giornalistiche, dai rapporti di enti indipendenti e dalle numerose segnalazioni dei cittadini, che il Servizio sanitario nazionale (Ssn) stia vivendo un periodo particolarmente complesso, aggravato peraltro dalla recente pandemia. Istituito dalla legge n. 833 del 1978, il Ssn fornisce l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini senza distinzioni di genere, residenza, età, reddito e lavoro e si basa sui alcuni principi fondamentali quali: responsabilità pubblica della tutela della salute; universalità ed equità di accesso ai servizi sanitari; globalità di copertura in base alle necessità assistenziali di ciascuno, secondo quanto previsto dai livelli essenziali di assistenza; finanziamento pubblico attraverso la fiscalità generale; “portabilità” dei diritti in tutto il territorio nazionale e reciprocità di assistenza con le altre regioni.

Per il presidente dell’Ordine dei Medici di Sassari Nicola Addis «risulta dunque evidente la difformità tra principi e realtà attuale. Le soluzioni avanzate – continua – non sembrano risolutive e alcune potrebbero, come le proposte di Autonomia differenziata, creare un solco ancora più profondo tra le Regioni con maggiori criticità rispetto alle altre. Il divario nell’accesso alle cure è troppo elevato per poter essere sanato con provvedimenti limitati».

Controllo visivo

«La difficoltà è notevole per la nota carenza di Personale Sanitario e di tecnologie – prosegue Addis –, accentuata dalla disomogenea distribuzione delle strutture private cui anche i Cittadini più abbienti hanno difficoltà di accesso. Preoccupa ancor più, che in uno scenario di crisi economica, milioni di cittadini non abbiano accesso o rinuncino alle cure».

Così, per questi motivi Addis ha deciso di scrivere alla Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute e all’Assessore alla Sanità della Regione Sardegna per fare una proposta sicuramente rivoluzionaria, ovvero una terapia d’urto che, secondo Addis, potrebbe cambiare radicalmente lo scenario, almeno nel breve periodo. «Un vero e proprio piano Marshall con concentrazione del massimo delle risorse economiche recuperabili, giustificate dal fatto che la Salute è l’elemento primo nella vita di una Persona, superiore a tutti gli altri. Anzi causa spesso difficoltà economiche».

Secondo il presidente Addis occorre «mettere in campo tutte le risorse possibili, ovvero per alcuni anni, (il tempo che tutte le altre soluzioni proposte in questi mesi diano una risposta soddisfacente)» per «dare la possibilità a tutti i cittadini di accedere, indistintamente, in base ai tempi di risposta delle prestazioni sanitarie, alle strutture pubbliche o private». «La copertura economica della differenza tariffaria e anche nel caso di esenzione dal pagamento del ticket – specifica Addis – dovrà essere garantita dallo Stato o dalle Regioni».

«Mi rendo conto della difficoltà attuativa di una simile proposta, ma mi auguro, anzi sono certo che le Autorità preposte trovino le soluzioni per dare una risposta ormai indifferibile al bisogno di salute dei Cittadini»., conclude il Presidente dell’Ordine dei Medici di Sassari.

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