Ozieri. Gli artisti di “Music in My Mind”: Antonio Giuseppe Cossu e Stefano Polo
- 18 Ottobre 2020, 10:21
OZIERI. Con i due artisti di oggi, Antonio Giuseppe Cossu e Stefano Polo in arte rispettivamente Fayn e S.M., continuiamo dopo Francesco Manai, Roberto Ledda,Luca Nicola Sechi e Giovanni Antonio Becciu la nostra presentazione dei cantanti che hanno partecipato alla rassegna Music in My Mind, svolta ad Ozieri il 19 settembre scorso e ideata da Laura Mulas e Michele Falzoi.
Sono vicini al mondo più vero dell’Hip Hop, Fayn (Antonio Giuseppe Cossu) e S.M. (Stefano Polo) e con grande caparbietà e convinzione si stanno ritagliando uno spazio nel variegato mondo musicale reale e virtuale. La rottura con i generi più classici del pop e del rock, creata dall’Hip Hop che spesso taglia e ricuce, mette insieme e modifica a totale servizio di una linea vocale pressante che sottolinea drammi sociali, contestazione e protesta, racconti di vita vissuta, spesso crea diffidenza all’ascolto e superficialità di giudizio. Non è facile muoversi in mezzo a tutto questo ma Fayn e S.M. ci provano e a sottolinearlo ci sono i loro testi che pungono e stimolano senza omettere nulla.
«Le maggiori difficoltà che tocchiamo con mano sono determinate dal generale disinteresse dell’ascoltatore medio – dice Fayn – che, a nostro parere, ha perso la concezione della vera cultura Hip Hop, purtroppo soggiogata dal moderno standard della trap. Credo che il vero problema sia causato dal fatto che si dia più importanza all’immagine del personaggio e meno alle sue capacità artistiche o al messaggio che vuole dare».
Dopo una prima fase passata a scrivere frasi e parole su quaderni e fogli volanti, dal 2016 i due artisti hanno avuto la possibilità di iniziare a registrali e renderli disponibili in rete. Le basi reperite su YouTube sono state la piattaforma su cui appoggiare le rime e i versi costruiti proprio in relazione alla musica. Il passo successivo però è stato quello di produrre le strumentali da soli (soprattutto S.M.) partendo da uno stile grezzo e crudo, underground vecchia scuola, sino ad affinare la tipologia di suono rendendolo più vicino agli standards attuali. L’anno scorso poi è nato il nuovo progetto che prende il nome di Scatolanera Project nel quale sono stati coinvolti due giovani artisti, Rysma e Deimos e che segna il salto di qualità evidente.
«La musica che facciamo è un mezzo che ci consente di sfogarci e di arrivare alle orecchie della gente, visto che uno dei principali obiettivi è comunicare con essa – dice ancora Fayn – anche se il più delle volte rileviamo delle pesanti critiche. Il nostro costante interesse ci permette, inoltre, di far evolvere e migliorare le nostre capacità di rappers e di beat producers, sperando in futuro di riuscire a fare di tutto questo anche il nostro lavoro».
Il brano Change (produzione Slaymore, testo Fayn e base musicale S.M.) presentato alla recente rassegna Music in My Mind sintetizza tutto il pensiero degli autori che già nel titolo chiedono un cambiamento radicale all’interno del paese o della città in cui si vive, in modo che vengano superate la monotonia di uno stile di vita schematico e povero di innovazione.
«Io lo cambio, non ci credi questo posto io lo cambio, finché batte questo cuore. Sono anni già che giro senza meta in questo posto, queste strade le conosco. Occhio a dove passi che può darsi che ti immischi pure in qualche affare losco. Capita anche di avere anche a che fare con uno stronzo. Guardati un po’ intorno, dimmi cosa vedi. Un po’ di tutto ma non quello che speri. Siamo seri, tutto il tempo perso nel pensare positivo. Almeno speraci se non puoi fare altro, dalla merda ci si fugge sempre e solo faticando e zero calci in culo come qualche fortunato, dimmi se mi sbaglio, bello, dimmi se mi sbaglio. Mica ci si fugge sempre e solo rimandando. Ci riesco, voglio farlo. Io lo cambio. Non ci credi, questo posto io lo cambio!».