Ozieri. Ritardo lavori piazza Garibaldi, il Pd: assurdo «accusare» la minoranza di fare opposizione
«Se i lavori sono iniziati con 5 mesi di ritardo ciò è dovuto al fatto che non è stato seguito l’iter corretto, che prevedeva la richiesta di autorizzazione dell’Ufficio Tutela del Paesaggio e della Soprintendenza di Sassari. E quella richiesta è stata inoltrata con molto ritardo, a seguito dell’intervento della minoranza».
OZIERI. Non ostruzionismo, né tantomeno atteggiamento anti-ozierese, ma un «intervento trasparente e alla luce del sole della minoranza» quello che ha provocato un ritardo di cinque mesi della risposta alla richiesta di autorizzazione (poi arrivata direttamente dall’ufficio centrale di Roma) dell’ufficio Tutela del Paesaggio e della Soprintendenza di Sassari ai lavori di messa in sicurezza della piazza Garibaldi di Ozieri. Risponde così il circolo “David Sassoli” del Pd (principale espressione dell’opposizione consiliare), alle accuse della maggioranza guidata dal sindaco Marco Peralta, che aveva puntato il dito contro la minoranza Ozieri Civica dopo che, nell’ultima seduta del consiglio, il capogruppo Marco Murgia aveva ammesso che la compagine era «intervenuta» con gli uffici sassaresi chiedendo chiarimenti. I dem difendono quella scelta, dettata dalla volontà di vederci chiaro sul progetto, da loro tanto osteggiato, di rifacimento della piazza, e soprattutto sul rispetto delle normative in materia. Assurdo «accusare» la minoranza di fare quello è chiamata a fare, ovvero opposizione: sottolinea il Partito Democratico, che controbatte con durezza alle accuse della maggioranza.
«L’opposizione è anti-ozierese perché ha chiesto che venisse rispettata la legge? Noi non ci siamo opposti all’opera di messa in sicurezza della piazza (doverosa ed urgente) – si legge nella nota diramata dal Circolo Pd, guidato dal segretario Angelo Pala – ma alle modalità seguite e alle scelte progettuali definite, quali, ad esempio, l’uso dell’asfalto come materiale di pavimentazione. Ci siamo opposti alla vaghezza e alla genericità delle proposte che ipotizzano per la piazza scenari diversi, compreso quello sciagurato di diventare un terminal per autobus. In questo abbiamo interpretato le forti preoccupazioni degli operatori economici che su quella piazza operano. Ci siamo opposti – dicono ancora da Pd – all’inutile eradicazione degli alberi, solo parzialmente e frettolosamente ritrapiantati altrove».
Tanti interrogativi ai quali non ha risposto «l’intervento inutilmente lungo, debordante, rancoroso e, a tratti, offensivo, che l’assessore Volpe ha tenuto in consiglio». Intervento che non ha risposto agli interrogativi della minoranza, ai quali non ha esaustivamente dato chiarimenti nemmeno la nota diramata nei giorni successivi (leggi) dalla maggioranza consiliare, che anzi, dicono dal Pd, «ribadisce alcuni concetti espressi in quell’intervento. Se i lavori sono iniziati con 5 mesi di ritardo ciò è dovuto semplicemente e banalmente al fatto che, per quei lavori (il cui incarico progettuale è stato assegnato con molto ritardo) non è stato seguito l’iter corretto».
Le polemiche sono quindi destinate a continuare, anche perché, rispondendo alla maggioranza, il Pd lancia ulteriori accuse. «Piuttosto, oggi ci facciamo un’altra domanda – si legge sempre nella nota del circolo “David Sassoli” –: i lavori procedono con una lentezza esasperante (per non dire che sono praticamente fermi) e, al ritmo attuale, richiederanno tempi molto più lunghi di quelli previsti. Perché? – è la domanda –. Si vuole perpetuare il disagio per esercenti, operatori del mercato e cittadini che hanno necessità di percorrere quella piazza? Ci sono motivi che spiegano questa lentezza? C’entra qualcosa il fatto che il Governo ha tagliato i fondi Pnrr che finanziavano sia i lavori della piazza che altri per un totale di quasi 1,5 milioni di euro e che dovranno necessariamente essere sostituiti con altre fonti di finanziamento?». Un timore, questo, che in realtà pare non si tramuterà in realtà, ma allo stato attuale si è in effetti ancora in attesa di chiarimenti ufficiali.
«Amministrare è un onore ma è anche un onere. E fra gli oneri principali vi è quello della chiarezza verso i cittadini», conclude la nota della segreteria cittadina del Pd.
A.C.
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