Caro Presidente Conte ora serve un Dpcm che tagli e rinvii le tasse
E adesso caro Presidente Conte si sieda ben bene sulla sua bella e comoda sedia e studi un Dpcm che abbassi le tasse e rinvii tutte le scadenze fiscali, prima che sia troppo tardi. Non bastano più le solite promesse di sussidi, di aiuti generici e fittizi. Serve qualcosa di più consistente, che incida pesantemente su tutto il tessuto economico e produttivo italiano e che sia utile a salvare più aziende possibili dal fallimento. Non c’è più tempo da aspettare, o si interviene immediatamente o si rischia veramente il tracollo più totale. La nave Italia sta affondando e l’equipaggio è in ginocchio, stanco e preoccupato. Non si vede alcuna luce, non c’è più fiducia in niente e in nessuno. I contagi continuano a crescere, così come i morti e i ricoveri in ospedale. La sanità e le scuole sono allo sbando, gli uffici pubblici ormai lavorano al 30 per cento delle loro possibilità e dietro la copertura dello smart working, un’altra trovata che è servita solo a paralizzare ulteriormente la già derelitta macchina burocratica italiana. I presidenti delle Regioni e i sindaci poi, nella loro solitudine istituzionale, non sanno più che pesci prendere se non inasprire le già pesanti restrizioni dei vari decreti sfornati uno dietro l’altro. Tutti siamo consci che i prossimi mesi saranno duri, anzi durissimi. Piangeremo ancora tanti morti a causa di questo maledetto virus, crescerà il numero dei poveri e il caos prenderà il sopravvento. Le sollevazioni di Napoli e di Roma, seppur derubricate dai media come semplici iniziative criminali, sono solo la punta di un iceberg di un sentimento popolare che cova nella cenere. Quando la fame si farà sentire con più intensità e inizieranno a scarseggiare le risorse forse qualcuno capirà, ma sarà troppo tardi.
Antonello Sabattino, direttore di Logudorolive