Ozieri. Gli artisti di “Music in My Mind”: Federico D’Elia
- 27 Ottobre 2020, 07:45
OZIERI. Continuiamo la presentazione degli artisti che hanno partecipato alla rassegna Music in My Mind tenutasi a Ozieri il 19 settembre scorso e ideata da Laura Mulas e Michele Falzoi. Dopo aver presentato Francesco Manai, Roberto Ledda, Luca Nicola Sechi, Giovanni Antonio Becciu, Antonio Giuseppe Cossu e Stefano Polo (in arte Fayn e S.M.), Marco Chirigoni (in arte Aspie) e Amalia e Marta (in arte Sweetcrazy), oggi facciamo la conoscenza di Federico D’Elia.
È un artista eclettico Federico D’Elia che spazia dalla realizzazione di un “corto” sino alla creazione di un CD, alla ricerca di una strada da seguire che ha la musica come stella illuminante. A ventotto anni può dire di avere alle spalle già diverse esperienze musicali – alcune delle quali di rilievo – ma il punto d’arrivo che può essere considerato anche di partenza per un percorso più lineare e professionale è certamente il primo album “Ribelle”. La pianola per cercare di riprodurre “a orecchio” i brani e poi il pianoforte e il solfeggio presso l’accademia Per Elisa sono alla base della sua formazione musicale rinforzata anche dalle lezioni di canto in una scuola locale. Lo studio della chitarra moderna di questi ultimi anni chiude il cerchio della preparazione di Federico che nel frattempo si è esibito sul palco in diverse occasioni. Tra queste la partecipazione ad Area Sanremo, il concorso canoro che porta ogni anno due artisti nella sezione “Giovani” del più importante festival della canzone italiana. Il risultato ottenuto è di tutto rispetto e sia nel 2017 che nel 2018 Federico arriva alla semifinale.
Sensibile ai temi più vicini alla sua generazione, realizza un corto sul tema “l’alcool alla guida” ma è il 2018 l’anno che determina la vera svolta perché inizia a lavorare alle nove tracce che costituiranno “Ribelle”. Il lavoro dura circa un anno e mezzo e alla fine, all’orecchio si presenta un condensato di generi che si mescolano in un cocktail dove emergono pop e blues ed anche jazz e country. L’album nasce da una precisa idea di raccontare se stesso e le sue caratteristiche musicali ma è anche uno sfogo personale che scaturisce da tutto quello che l’artista sente dire nella propria quotidianità. I testi sono di Federico così come gli arrangiamenti ad eccezione di “Amore sposami” e “Occhi Sudamericani” dove è intervenuto Roberto Aucello e nell’ultimo brano anche Matteo Sechi, titolare dell’Eyesstudio di Sassari in cui “Ribelle” è stato prodotto.
Nella rassegna musicale per gli inediti Federico ha presentato “Occhi Sudamericani” e lo ha fatto con il suo personalissimo modo di cantare, seguendo un bel ritmo, scandito dalla chitarra acustica e dicendo a una ragazza immaginaria: “Parli con quegli occhi sudamericani, che ti stanno bene sai. Come posso avere una tua attenzione per scambiare un po’ d’intimità?”.