Ozieri, il Sindaco diserta il confronto con i Barracelli: «Atteggiamento inaccettabile»
Dopo il fallimento della riunione di ieri, i promotori insieme ad altri agenti hanno deciso di dimettersi dalla Compagnia.
OZIERI | 17 febbraio 2024. Dimissioni in massa nella Compagnia Barracellare di Ozieri, dopo il sostanziale fallimento della riunione tenutasi ieri con l’annunciato, e non raggiunto, obiettivo dei promotori di «valutare quali siano le reali, e non formali, forze in campo per i rilancio della Compagnia, se esistano le condizioni per tornare al voto dopo appena 6 mesi, o se di fatto si sta compiendo l’ennesimo atto formale che porti allo scioglimento della Compagnia dopo 20 anni di servizio».
All’incontro, tenutosi nella sede della Fidas, non erano presenti il sindaco Marco Peralta né altri rappresentanti della maggioranza, e ciò è stato visto come un «atteggiamento di rifiuto al confronto, che riteniamo inaccettabile». Si è fallita, insomma, quella che per i promotori della riunione era «l’ennesima occasione vera offerta al sindaco per parlare delle problematiche di gestione della Compagnia e di chi ci lavora ogni giorno».
Occasioni in realtà ce ne erano state altre da ottobre, dopo l’entrata in carica del capitano eletto dal consiglio comunale Gasparino Cau: elezione legittima ma che non corrispondeva a quanto indicato dalle elezioni interne alla compagnia, che aveva votato in maggioranza Carlo Amati. Si sono infatti svolte altre riunioni, riferiscono i promotori, «al fine di attivare un confronto col nuovo capitano; purtroppo però non hanno portato a niente e la situazione di stallo (nessun tipo servizio effettuato) si protrae da 4 mesi. Tale situazione è stata da subito oggetto di molteplici segnalazioni verbali e scritte al sindaco Peralta, il quale invitava più volte il capitano prescelto dal Comune a rispettare i sui impegni, ma tali solleciti sono rimasti vani».
Il primo cittadino ha più volte dichiarato l’auspicio che si trovasse una soluzione agli attriti e di essere disponibile al dialogo, ma la sua assenza alla riunione di ieri è stata interpretata come un passo indietro rispetto a questo dichiarato atteggiamento. A nulla sono inoltre servite le dimissioni del capitano Gasparino Cau e del segretario Gigi Mozzo (leggi), che parevano – ai dimissionari e al sindaco – poter essere il preludio a una ricomposizione delle controversie. La concordia si era ormai persa, e ciò è emerso con chiarezza nella riunione di ieri agli occhi e alle orecchie di tutti i partecipanti: un gruppo di ex barracelli, un gruppo di barracelli in servizio (tra cui l’ex segretario Gigi Mozzo), una rappresentanza dei Carabinieri, alcuni consiglieri comunali di opposizione e il presidente dell’Unione provinciale Barracelli Giuseppe Vargiu. Si sta forse assistendo alla fine della Compagnia Barracellare di Ozieri, almeno nella sua attuale composizione. Al momento, infatti, delle 70 unità che erano presenti prima di luglio ne sono rimaste presenti solo 39, delle quali 10 non svolgono servizio attivo da tantissimi anni. E gli agenti che sono rimasti sono, come emerso dalla riunione di ieri, «stanchi e demotivati da questa situazione di difficoltà».
Si è cercato un dialogo che è mancato, e l’assenza di sindaco e maggioranza alla riunione, seppur svoltasi in una sede non istituzionale, ha assestato quello che forse si può definire il colpo di grazia. E così, i promotori della riunione insieme ad altri barracelli, hanno deciso di presentare le proprie dimissioni. «Alla luce di tali fatti – si legge nel comunicato diramato dopo la riunione di ieri – ci sentiamo ignorati e superati, stanchi di non essere ascoltati nel nostro ruolo fondamentale di volontari al servizio della città e del suo territorio. Auguriamo ai colleghi che restano un proficuo lavoro, al fine di poter riportare la Compagnia barracellare in servizio al più presto, come è avvenuto negli ultimi 20 anni, innanzi tutto per il bene di Ozieri e degli ozieresi e per l’onore della Compagnia stessa».
A.C.
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