• 22 Novembre 2024
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Intervista a Maria Francesca Masala (FdI), candidata consigliere alle regionali

Maria Francesca Masala
Originaria di Ploaghe, ha ricoperto fino a qualche giorno fa la carica di assessore nel Comune di Sassari. Tra i punti del suo programma, l’impegno per «garantire accesso equo all’istruzione, sostenere programmi anti-dispersione, promuovere l’eccellenza universitaria e preservare e valorizzare la ricca cultura sarda».

In Sardegna domenica 25 febbraio si vota per il rinnovo del Consiglio regionale. Tra i candidati a consigliere nella circoscrizione di Sassari c’è anche Maria Francesca Masala. Originaria di Ploaghe, docente di materie letterarie all’Itas Ruiu di Sassari e con una seconda laurea in Scienze e Tecniche psicologiche, ha ricoperto dal 2019 e fino a qualche giorno fa la carica di assessore alle Infrastrutture, mobilità e traffico, contratti e appalti nel Comune di Sassari. A lei abbiamo rivolto qualche domanda in vista proprio dell’importante appuntamento elettorale che la vedrà protagonista nelle file di Fratelli d’Italia, partito inserito nella coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura a Presidente Paolo Truzzu.

Lei è stata assessore al Comune di Sassari durante l’ultimo mandato amministrativo. Come valuta la sua esperienza?
«Durante il mio mandato come assessore a Sassari, ho maturato importanti esperienze nel settore dei servizi pubblici, sviluppo sostenibile, politiche di partecipazione e sostegno alla cittadinanza, efficienza amministrativa. Nel complesso, valuto positivamente l’esperienza, ma sono sempre aperta a migliorare e affrontare nuove sfide».

La sua passione per la politica sembra essersi rafforzata dopo questa esperienza e i cittadini le riconoscono un gran lavoro svolto. È in virtù degli ottimi risultati ottenuti che ha deciso di candidarsi per le imminenti elezioni regionali?
«Sì, la mia passione per la politica è cresciuta durante l’esperienza come assessore, e sono grata per il riconoscimento dei cittadini. La decisione di candidarmi alle elezioni Regionali è motivata dal desiderio di continuare a contribuire positivamente e portare avanti il lavoro per il bene della nostra Regione».

Chi l’ha conosciuta, le riconosce fermezza nei valori tradizionali, quali famiglia, lavoro, popolo e identità; le riconosce inoltre una spiccata sensibilità per lo studio, la cultura e le sue battaglie da insegnante per fronteggiare l’abbandono scolastico, anche attraverso la passione per la sua professione che trasmette durante le lezioni, hanno lasciato nei suoi alunni un bellissimo ricordo. Tutto questo patrimonio, secondo lei, trova nel partito Fratelli d’Italia, il movimento politico con cui condurre le sue battaglie anche nel Palazzo del Consiglio regionale della Sardegna?
«Sì, mi riconosco nei valori tradizionali di famiglia, lavoro, popolo e identità. Credo che la forza di una comunità risieda nell’unità familiare, nell’orgoglio collettivo del nostro popolo e nel rispetto e preservazione della nostra identità unica. Questi valori guidano le mie azioni e scelte, impegnandomi a contribuire al bene della nostra comunità con dedizione e passione.
La mia sensibilità per lo studio, la cultura e la lotta contro l’abbandono scolastico è una parte essenziale della mia identità. Ho scelto di portare avanti queste battaglie con il partito Fratelli d’Italia, trovando in esso un’adeguata piattaforma per promuovere tali valori e impegni anche nel contesto del Consiglio Regionale della Sardegna».

Quali sono le sue proposte, per rendere la Sardegna più competitiva, ad esempio, nel settore turistico, sul quale la nostra isola deve puntare maggiormente, non solo nel panorama italiano ma anche europeo e mondiale, rendendola più attraente e conosciuta rispetto alla situazione odierna?
«Per rendere la Sardegna più competitiva, propongo strategie mirate nel settore turistico. È necessario investire in infrastrutture turistiche moderne, sostenibilità ambientale e promozione digitale. Collaborazioni con operatori locali, sviluppo di percorsi culturali e naturalistici, insieme a politiche per la valorizzazione delle tradizioni, sono elementi chiave. L’obiettivo è rendere la Sardegna un’attrazione globale, migliorando la qualità dell’esperienza turistica e promuovendo il nostro patrimonio unico».

Spopolamento, piccoli comuni alle prese con poche nascite ed un’età media demografica sempre più alta. Come fermare questa triste realtà che inesorabilmente rischia di aggravarsi pesantemente e di incidere negativamente sul futuro della nostra isola?
«Per contrastare lo spopolamento e il declino demografico nei piccoli comuni, propongo un approccio multifasico. Incentivare l’imprenditoria locale e lo sviluppo economico, migliorare i servizi essenziali come l’istruzione e la sanità, e implementare politiche flessibili per agevolare l’insediamento di nuove famiglie sono fondamentali. Inoltre, è cruciale promuovere la coesione sociale e creare un ambiente favorevole affinché le nuove generazioni possano trovare opportunità e incentivi per rimanere e contribuire al futuro della nostra isola».

Diritto allo studio, Università, lotta alla dispersione scolastica e valorizzazione del patrimonio culturale sardo. Sono questi i temi su cui i cittadini si aspettano molto dal suo lavoro, se dovesse essere eletta. Quali sono a riguardo i suoi programmi e i suoi obiettivi?
«Sono consapevole dell’importanza di temi come il diritto allo studio, l’università, la lotta alla dispersione scolastica e la valorizzazione del patrimonio culturale sardo. Se eletta, mi impegnerò per garantire accesso equo all’istruzione, sostenere programmi anti-dispersione, promuovere l’eccellenza universitaria e preservare e valorizzare la ricca cultura sarda. Questi impegni sono fondamentali per il benessere e lo sviluppo sostenibile della nostra comunità».

Lanci un appello a tutti coloro i quali si presteranno ad andare alle urne il prossimo 25 febbraio…
«A tutti coloro che si recheranno alle urne il prossimo 25 febbraio: vi invito a esprimere la vostra voce e a partecipare attivamente al futuro della nostra regione. Ogni voto conta e può fare la differenza. Scegliete con attenzione chi vi rappresenterà, affinché insieme possiamo costruire un futuro più promettente per la Sardegna. Grazie per il vostro coinvolgimento civico».

Paquale Demurtas

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