Ozieri. Regionali: intervista a Marina Puddinu, candidata consigliere nella lista di Forza Italia
«La mia decisione di candidarmi nasce dalla volontà di mettere a disposizione le mie competenze per la mia comunità. Il mio motto è chiaro: “Il mio impegno per ciò che conta, la mia gente, la mia Sardegna”».
OZIERI | 22 febbraio 2024. C’è anche l’ozierese Marina Puddinu tra i candidati alle elezioni del nuovo Consiglio regionale di domenica 25 febbraio. Sessantadue anni, docente di Diritto e Tecniche Amministrative all’Istituto alberghiero di Sassari, “corre” nella lista del partito di Forza Italia che sostiene la coalizione di centrodestra e quindi la candidatura a presidente del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. Per conoscere il suo pensiero su alcune importanti tematiche, l’abbiamo incontrata per un’intervista.
Perché ha deciso di mettersi in gioco e candidarsi nelle file di Forza Italia?
«Ho scelto Forza Italia perché credo fermamente nei valori e negli ideali che il partito rappresenta, come l’impegno per la libertà individuale, l’impresa e lo sviluppo economico, la giustizia sociale e la difesa dei principi fondamentali della democrazia. Sono convinta che attraverso questo gruppo potrò contribuire in modo significativo al progresso della nostra isola, lavorando per un futuro migliore e sostenendo politiche che promuovano il benessere di tutti i cittadini. Forza Italia offre un’opportunità concreta per partecipare attivamente al cambiamento e alla crescita della Sardegna, per renderla più forte e prospera».
Qual è la sua idea di Sardegna?
«La mia idea è improntata alla valorizzazione delle ricchezze culturali, economiche e ambientali della nostra isola. Intendo promuovere politiche che stimolino lo sviluppo sostenibile, la tutela dell’ambiente e la crescita economica, lavorando per rafforzare l’identità sarda e preservare le tradizioni. Se sarò eletta mi impegnerò a garantire servizi pubblici efficienti e accessibili, a promuovere l’istruzione di qualità e favorire la coesione sociale. La mia candidatura con Forza Italia è guidata dalla volontà di costruire una Sardegna più forte e prospera, dove ognuno possa realizzare il proprio potenziale e godere di una qualità di vita elevata. Intendo lavorare instancabilmente per rappresentare al meglio gli interessi dei cittadini sardi».
Tra i problemi più importanti che il nuovo Consiglio regionale dovrà affrontare ci sono senza dubbio quelli legati allo spopolamento e alla Sanità. Secondo il suo parere, che cosa occorre fare per arginare il preoccupante declino demografico dell’isola e garantire l’accesso alle cure mediche a tutti i cittadini?
«Per contrastare il fenomeno dello spopolamento nell’isola, ritengo sia cruciale implementare politiche incentrate sulla creazione di opportunità economiche e di supporto alle imprese locali con una particolare attenzione al comparto dell’agricoltura, all’imprenditoria femminile e investimenti nell’istruzione e nella formazione professionale. Inoltre, è essenziale promuovere la qualità della vita nelle comunità rurali, potenziando servizi pubblici e infrastrutture.
Per quanto riguarda la sanità, è fondamentale concentrarsi sull’efficienza del sistema, potenziare le strutture esistenti e incentivare l’innovazione tecnologica. Tutto questo, garantendo un accesso equo e tempestivo alle cure mediche, migliorando la copertura sanitaria nelle zone più remote e investendo nelle risorse umane e materiali necessarie. Solo attraverso un impegno coordinato, sarà possibile affrontare con successo queste sfide e assicurare un futuro più prospero e salutare per tutti i cittadini della Sardegna».
Si parla tanto di energie rinnovabili, in particolare della costruzione di nuovi parchi eolici un po’ in tutto il territorio isolano. Qual è la sua posizione su questo tema divisivo?
«La Sardegna sta vivendo un momento cruciale nella transizione verso fonti energetiche sostenibili. E la costruzione di nuovi parchi eolici e fotovoltaici è certamente una questione divisiva. Da un lato, c’è il riconoscimento dell’importanza di sfruttare le risorse naturali per produrre energia pulita e promuovere lo sviluppo sostenibile. Dall’altro, ci sono preoccupazioni legate all’impatto ambientale, paesaggistico e alle possibili interferenze con la vita delle comunità locali. Le fonti rinnovabili rappresentano un percorso obbligato nell’evoluzione e nella crescita della nostra società e della nostra terra. È fondamentale quindi monitorare e presidiare i processi affinché si realizzino solo quei progetti che rispettano il nostro territorio, che offrano concrete opportunità di creare valore per la nostra regione, per i lavoratori e per le aziende che qui operano. È necessario che le procedure autorizzative limitino i progetti che non sono compatibili con le zone individuate, sia da un punto di vista ambientale che per naturale vocazione.
La mia visione per affrontare questa sfida è un approccio equilibrato, che tenga conto sia della necessità di ridurre l’impatto ambientale che della crescente richiesta di energia. L’ascolto attivo delle preoccupazioni delle comunità locali e la ricerca di soluzioni che minimizzino gli effetti negativi sono fondamentali per garantire una transizione energetica efficace e accettabile per tutti. Inoltre uno snellimento delle procedure autorizzative porterebbe benefici sia agli investitori che alle comunità locali».
Lei è una docente e conosce bene il mondo della scuola, in base alla sua esperienza che cosa occorre fare per migliorare la qualità dell’istruzione e contrastare la dispersione scolastica?
Come insegnante ritengo che migliorare la qualità dell’istruzione e contrastare la dispersione scolastica richieda un approccio incisivo e collaborativo. In primo luogo, è essenziale investire nella formazione continua degli insegnanti, fornendo loro strumenti e metodologie didattiche innovative. La personalizzazione dell’insegnamento può svolgere un ruolo chiave nel coinvolgere gli studenti e stimolare il loro interesse per l’apprendimento. Inoltre, è fondamentale creare un ambiente scolastico inclusivo, capace di accogliere la diversità degli studenti. Programmi di supporto individuale e interventi precoci per gli studenti in difficoltà possono contribuire significativamente a contrastare la dispersione scolastica.
La collaborazione tra scuole, famiglie e comunità è altrettanto importante. La comunicazione aperta e continua può favorire una comprensione reciproca e un sostegno integrato per gli studenti. Penso sia cruciale investire nelle infrastrutture e nelle risorse didattiche, garantendo che le scuole siano dotate degli strumenti necessari per fornire un’istruzione di qualità.
Il mio impegno sarà rivolto verso tutti gli attori del sistema educativo per cercare di costruire un ambiente in cui ogni studente possa prosperare.
Come vede il futuro del Nord-Ovest dell’isola, in particolare per le zone interne, in relazione all’istituzione della Città Metropolitana di Sassari?
«La Città Metropolitana può svolgere un ruolo chiave nel promuovere lo sviluppo economico sostenibile, la valorizzazione delle risorse locali e la creazione di nuove prospettive per le comunità nelle zone interne. La collaborazione tra amministrazioni locali, imprese e cittadini sarà fondamentale per definire strategie inclusive e garantire che i benefici raggiungano tutte le aree.
Attraverso investimenti mirati in infrastrutture, innovazione e turismo sostenibile, è possibile rafforzare l’identità e la vitalità delle zone interne, contribuendo al benessere generale della comunità. La partecipazione attiva e la visione condivisa del futuro saranno gli elementi chiave per plasmare una città metropolitana di Sassari che sia un motore di crescita equa e sostenibile per tutto il territorio».
Veniamo alla sua Ozieri. Da tempo la città più importante del Logudoro non riesce più ad essere il punto di riferimento del territorio, pare abbia smarrito la strada. Come si spiega questo e qual è la sua idea per riportarla al centro della scena?
«Negli ultimi tempi, Ozieri ha risentito di un progressivo allontanamento dalla centralità nel territorio. Questa trasformazione può essere attribuita a molteplici fattori, tra cui cambiamenti economici, dinamiche sociali e sfide infrastrutturali, ma soprattutto scelte politiche sbagliate. Tuttavia, credo che con una strategia ben pianificata e la partecipazione attiva di tutti, possiamo riportare Ozieri al centro della scena. La chiave sta nell’identificare e sfruttare le risorse uniche della città, come il polo sanitario, il comparto artigianale e agroalimentare, promuovendo l’innovazione, lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle tradizioni locali. Attraverso investimenti mirati nei settori chiave possiamo rafforzare il ruolo di Ozieri come punto di riferimento nel Logudoro. Inoltre, la collaborazione tra istituzioni, imprese e la comunità sarà fondamentale per affrontare le sfide e costruire un futuro prospero per la città».
Un’ultima domanda. Perché gli elettori dovrebbero votarla?
La mia decisione di candidarmi nasce dalla volontà di mettere a disposizione le mie competenze per la mia comunità. Il mio motto è chiaro: “Il mio impegno per ciò che conta, la mia gente, la mia Sardegna”. Queste parole rispecchiano la mia filosofia di vita e la visione che ho per il futuro del nostro territorio. Crescendo tra le nostre tradizioni i valori che mi sono stati trasmessi sono tantissimi, ho imparato l’importanza di preservare ciò che rende unica la nostra isola.
Come insegnante di Diritto, ho dedicato la mia vita a educare le menti delle generazioni future, trasmettendo loro l’amore per la giustizia e la consapevolezza dei propri diritti. Questa esperienza mi ha insegnato che l’ascolto è la chiave per capire le esigenze delle persone; per questo vedo la politica come un dialogo aperto e continuo, che deve essere utilizzato per comprendere le difficoltà delle persone e dei territori e collaborare insieme per trovare soluzioni efficaci. Un ascolto che si traduca in azioni concrete. Ridurre i tempi e gestire le questioni con efficienza sono le chiavi per ottenere risultati duraturi nel breve periodo. Sogno una Sardegna in cui la tradizione si coniughi armoniosamente con la modernità, in cui le risorse vengano utilizzate in modo sostenibile e in cui ognuno di noi possa guardare al futuro con fiducia Infine, ma non meno importante sono una madre e so quanto sia fondamentale garantire un futuro sicuro e prospero per i nostri figli. La mia attenzione per un’istruzione di qualità, opportunità di lavoro e un ambiente sano in cui cresceranno è la lotta che affronterò per ciascuno di noi.
Spero di avere il sostegno per portare il mio impegno per ciò che conta: la prosperità, il benessere della nostra gente e la bellezza senza pari della nostra isola».
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