La birra artigianale sarda conquista i palati d’Europa
Ottimi risultati per i birrifici isolani al Barcellona Beer Challenge, al Concorso internazionale di Lione e al Vinitaly.
La birra sarda sempre più protagonista nei palcoscenici nazionali ed europei, dove sta raccogliendo prestigiosi riconoscimenti a conferma dell’eccellenza del prodotto e della crescita del settore brassicolo in Sardegna. La certificazione di questo successo per i birrifici artigianali isolani arriva dai premi ottenuti in alcune importati manifestazioni, come il Barcellona Beer Challenge, il Concorso internazionale di Lione e il Vinitaly.
A conquistare la ribalta in terra spagnola, il Birrificio Birra Puddu (Santa Giusta) che ha vinto tre medaglie (oro, argento e bronzo), rispettivamente per Porter, Saison e Coffee Porter, e portato a casa il prestigioso titolo Rookie Brewery, riservato al miglior giovane birrificio della competizione. Il Birrificio 4Mori (Guspini) con due ori, conquistati nelle rispettive categorie, dalla Pozzo 16 Helles e la Pozzo 9 Vienna Lager. Ed ancora, il Birrificio Artigianale Horo (Sedilo) con la medaglia d’oro per la Tifo Mourinho e una medaglia d’argento con la Sedilo Nord, il Birrificio Agricolo ReForte (Benetutti), bronzo con la Su Boboti (una mild ale), il Birrificio Keja (Barisardo) con la Calmedia (una India Pale Lager) che ha conquistato la medaglia d’argento.
Premi importanti anche per il Birrificio Isola di Thiesi che ha vinto 3 medaglie d’oro a Lione, rispettivamente con la Pale Ale, la Coffe Stout e la Pils, più una d’argento con la Session Ipa.
Al Vinitaly, invece, il premio ‘silver’ al design per la categoria birre è andato alla Wine Explosion – IGA Mogorese al Semidano (aromatizzata con le uve dell’omonimo vitigno autoctono) del birrificio Bam di Mogoro.
«Questi riconoscimenti premiano il grande lavoro fatto dai nostri birrifici artigianali che si stanno ritagliando uno spazio sempre maggiore nel mercato regionale e non solo», sottolineano presidente e direttore di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu e Luca Saba. «Noi stiamo cercando di supportare questa filiera con un ambizioso progetto che intende partire dalle produzioni agricole primarie di grano, orzo, malto e luppolo e arrivare sino al prodotto finito creato dai birrifici in una filiera che si apre e chiude completamente in Sardegna».
«Questo percorso che coinvolge i produttori primari, i birrifici e il Consorzio della Birra italiana – proseguono Cualbu e Saba – vuole far emergere una produzione isolana che dia risposte a tutti i tasselli di questa filiera. Questa azione fin ora ha permesso di far ricadere 1 milione di euro di fondi regionali per il sostegno ai birrifici e 1,5 per i produttori di orzo, in attesa delle prossime sfide».
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