Ozieri. “Tiu Bobbore”, il nuovo libro di Cristiano Becciu
I divertenti dialoghi dell’autore con un arguto nonno ozierese.
OZIERI | 11 maggio 2024. Fresco di stampa, sarà disponibile dalla prossima settimana nelle librerie di Ozieri il nuovo libro di Cristiano Becciu-Bràina: Tiu Bobbore. Su mundu de chie pessat in sardu. Già dal titolo si capisce subito chi è il protagonista: un arguto, quanto fantasioso nonno ozierese, che l’autore anima attraverso una raccolta di brevi racconti, narrati con simpatia e sottile comicità. Scenette condite dall’uso sapiente della lingua sarda, che permette di esprimere concetti e battute che in italiano perderebbero il loro significato originale.
Un dialogo continuo, quello dell’anziano con Cristiano – che Tiu Bobbore chiama Tiziano in una delle sue tante storpiature –, contraddistinto da quell’ironia insita nel dna ozierese, quel «senso dell’umorismo particolare, allusivo – spiega l’autore nella prefazione –, spesso sferzante, utilizzato per verificare la reazione dell’interlocutore, sperando di ricevere una sberla verbale altrettanto potente ed efficace. Una sfida a chi dice la battuta più bella».
Ma nel lavoro editoriale di Cristiano Becciu c’è ben altro, l’aspetto che va oltre l’apparente leggerezza dei racconti. Lo interpreta bene Simone Pisano nella sua introduzione, andando a cogliere l’essenza del libro, l’obiettivo principale dell’autore. «In realtà Tiu Bobbore – scrive Pisano – serve a Cristiano a compiere un procedimento non banale di riflessione, per quanto finemente divulgativo, sulla grande ricchezza espressiva del sardo e della sua ampia fraseologia, su quello “spirito” della lingua che, sin dagli albori della speculazione scientifica sul sardo, è stato oggetto di riflessione non solo dei linguisti».
«I bozzetti di Cristiano Becciu, tratti dalla sua personale esperienza di attento osservatore – scrive ancora Pisano -, sono l’occasione per mostrare, con i toni intelligentemente colti che più gli sono congeniali, non solo le sue competenze di etimologo ma anche quelle di finissimo raccoglitore di prezioso materiale linguistico e di appassionato “difensore” della sua lingua madre».
Il libro è arricchito in appendice da alcune note linguistiche e all’inizio dei capitoletti dai disegni di Pietro Frau. L’immagine di copertina, un acquerello di piazza Cantareddu, è di Anna Marotto. L’impaginazione e la stampa, invece, è dell’A&M Grafica.
L’autore. Cristiano Becciu-Bràina (Ozieri, 1974). Laureato in Lettere con una tesi in linguistica sarda, lavora come funzionario presso il Servizio Lingua e Cultura sarda regionale. Ha collaborato alla redazione del Correttore Ortografico Sardo (CROS) e ad alcune opere didattiche multimediali pubblicate sul sito regionale. Si è già occupato di normalizzazione linguistica con particolare riguardo al lessico. Ha scritto Pìndulas, Pillole di lingua sarda e di altre lingue neolatine: aneddoti, curiosità ed etimologie. Già vincitore di diversi Premi letterari dell’isola, ora è componente della Giuria del Premio Ozieri di Letteratura sarda.
Una scenetta tratta dal libro
MANUALES PRO MANIALES
Prima di di raccogliere queste cronache in un manualetto, come consigliatomi da un’amica, volevo sentire il parere di Tiu Bobbore, il primo protagonista.
Lo trovo a leggere il giornale sotto un bel sole di marzo.
«A l’ischides, tiu Bobbo’, chi sas bessidas bostras sun piaghende?».
Gli comunico il successo delle sue battute, ma anche che mi hanno proposto «de las pònnere totu umpare, mi’, a tipu manuale», di raccoglierle in una specie di manuale.
Ha una stima grandissima nei miei confronti e non esita a precisare: «Maniale? Grazia’, ses mastru tue in custas cosas, àteru che maniale!».
Bene, dovrò fare il maestro, non il manovale!
Leggi le altre notizie su Logudorolive.it