Ozieri. Al Pronto Soccorso con una scacciacani, denunciato un 50enne di Mores
L’uomo era stato già deferito due mesi fa per una situazione analoga.
OZIERI | 11 maggio 2024. Nei giorni scorsi, il personale del Pronto Soccorso di Ozieri si è ritrovato a gestire una situazione di potenziale pericolo determinata dall’imprudenza e dalla sconsideratezza di un paziente. Prelevato da un’ambulanza del servizio d’emergenza 118, C.C., un disoccupato 50enne originario di Mores, giunto in ospedale ubriaco ha sollecitato i sanitari ad assisterlo per un sopraggiunto stato di malessere.
Nel corso delle operazioni preliminari della visita, il medico di guardia – invitandolo a liberarsi di una parte degli abiti indossati – si è accorto però che il paziente, alquanto riottoso e in imbarazzo, aveva occultato nella cinta dei pantaloni un oggetto di metallo che non avrebbe voluto estrarre in presenza della dottoressa e che, dopo diverse insistenze, si è invece convinto a mostrare: una pistola completa di caricatore, cartucce ed addirittura con un colpo in canna!
Alla vista dell’arma, anche se il 50enne si è giustificato dichiarandone inoffensività e specificando che era una semplice “scacciacani”, il personale sanitario – rivolgendosi al Numero Unico per le Emergenze 112 – ha chiesto ugualmente l’intervento delle Forze dell’ordine. Sul posto è giunta subito una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Ittireddu e un’autoradio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia dei Militari di Ozieri. Presa in consegna la pistola e accertato che la stessa era stata privata del tappo occlusivo di colore rosso previsto dalla legge, hanno quindi chiesto spiegazioni all’uomo invitandolo a giustificarne il possesso fuori dalla propria abitazione. Ha risposto dichiarando di essersi portato dietro la pistola a salve solo per difesa personale.
Tenuto conto della sommaria spiegazione, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro della “scacciacani” e hanno denunciato il 50enne alla Procura della Repubblica di Sassari che, a quanto pare, non era nuovo a comportamenti del genere. Infatti, due mesi fa, era stato già denunciato per lo stesso identico motivo e gli era stata sequestrata un’altra pistola a salve a cui, ancora in quel caso, aveva rimosso il tappo di colore rosso.
«È bene ricordare – spiegano i Carabinieri – che le modifiche di questo tipo che vengono effettuate sugli strumenti da segnalazione come le pistole “scacciacani”, oltre a costituire un’autonoma violazione di legge, se vengono poi portati fuori dalle abitazioni, possono anche costituire un serio pericolo per l’incolumità delle persone. Come sarebbe potuto accadere nell’episodio in questione, qualora la Guardia Giurata in servizio al Pronto Soccorso o anche i Carabinieri intervenuti non si fossero subito accorti dell’inoffensività dell’arma, ne sarebbe potuta scaturire una sparatoria con le immaginabili conseguenze per tutti i presenti. Le repliche a salve, pur non potendo utilizzare le munizioni reali, sono costruite in maniera identica alle armi vere e solo il tappo di colore rosso apposto anteriormente sulla canna ne consente un’immediata e sicura identificazione come strumenti inoffensivi per le persone».
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