Monti. Grande interpretazione di Gabriele Barria al teatro di Genova nel ruolo di “Figaro”
Il baritono montino protagonista al “Carlo Felice” nel dramma comico “Il Barbiere di Siviglia”.
MONTI | 24 giugno 2024. Sei lunghi minuti di applausi scroscianti hanno salutato al Carlo Felice di Genova nei giorni scorsi la conclusione della rappresentazione di “Il Barbiere di Siviglia”. Oltre millecinquecento spettatori hanno gremito il teatro, tributando un’ovazione al cast e in particolare al giovane baritono Gabriele Barria, originario di Monti, che ha interpretato magistralmente il ruolo di Figaro, protagonista principale del dramma comico in due atti di Gioachino Rossini. L’opera, diretta da Gian Carlo Andretta con la regia di Damiano Micheletto (ripresa da Andrea Bernard), ha visto la partecipazione di orchestra, coro e tecnici del teatro genovese.
«Sentire l’applauso del pubblico e vivere l’energia del palco è stato indescrivibile», ha commentato il baritono al termine dell’esibizione, dopo esser stato richiamato sul proscenio dagli spettatori. Un’ovazione che lo ha liberato dalla tensione accumulata per l’importate spettacolo, seguito in platea con grande emozione dai genitori e alcuni membri della “Associazione Sardegna Lirica” di Monti, di cui è presidente e direttore artistico.
L’interpretazione di Figaro rappresenta per Barria una grandissima gratificazione che giunge dopo una full-immersion di sei lunghi mesi di studio nell’“l’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale” per cantanti lirici del teatro Carlo Felice. Scuola, frequentata dopo aver superato una durissima selezione e che gli ha permesso di arricchire il suo bagaglio tecnico, vocale e artistico. L’Accademia è diretta da un eccezionale cast di prim’ordine, costituito dal grande Francesco Meli, tenore di fama mondiale che ha aperto diverse volte, compresa quest’ultima, la stagione lirica alla Scala di Milano. È inoltre coordinata da Serena Gamberoni, soprano di fama internazionale, e dal direttore musicale Davide Cavalli, pianista che collabora con Riccardo Muti.
Nel capoluogo ligure Gabriele Barria ha trascorso, insieme agli altri allievi, momenti di grandi soddisfazioni: dalla partecipazione alla stagione lirica dell’Accademia al concerto in occasione del conferimento dell’onorificenza “Croce di San Giorgio” a Francesco Meli; dalle performance personali nel “Maestro di Cappella”, un intermezzo di Domenico Cimarosa dove, ricorda il baritono montino, «è stato bellissimo poter dirigere, seppur per gioco, una vera orchestra», fino all’esibizione nel Conte Ugolino di Gaetano Donizetti.
«Vivere questa esperienza con colleghi, poi diventati amici – ha aggiunto Barria –, è stato magico perché siamo cresciuti insieme ed abbiamo affrontato momenti di gioia e tristezza, sostenendoci l’un l’altro come veri fratelli. Non c’è cosa più bella che lavorare in squadra. Grazie proprio a tutti – rivolto ai responsabili dell’Accademia – per averci regalato questo sogno».
Giuseppe Mattioli
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