Sardegna Pride, Figus (PdF): «Inammissibile la partecipazione della presidente Todde»
Per la coordinatrice del Popolo della Famiglia è opportuno che la governatrice «dedichi il suo tempo al contrasto della denatalità e al sostegno di famiglie e disabili» e prenda «nette distanze da rivendicazioni come la legalizzazione dell’utero in affitto».
CAGLIARI | 28 giugno 2024. «Trovo scandaloso che la presidente Todde utilizzi il proprio tempo per manifestazioni dall’alto tasso ideologico. Uno schiaffo morale a quei cittadini sardi che credono in valori sani e duraturi come la famiglia composta da un padre, una madre e dai bambini».
Così la coordinatrice del Popolo della Famiglia Sardegna Barbara Figus che esprime tutta la sua amarezza e disapprovazione per la decisione della presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde e del neo eletto sindaco di Cagliari Massimo Zedda, di partecipare al Sardegna Pride, che si terrà domani nel capoluogo sardo.
«È già vergognoso – prosegue Figus – il fatto che a questo tipo di eventi venga dato il patrocinio delle istituzioni e del denaro pubblico, ancora più inammissibile è il fatto che vi prendano parte attiva anche i rappresentanti di queste. Manifestazioni dove spesso si assiste a comportamenti veramente osceni in presenza anche di minori. Credo che la presidente Todde dovrebbe riservare principalmente le proprie attenzioni a vere emergenze che rischiano di mettere in ginocchio la Sardegna nel giro di pochi anni. Le nostre famiglie fanno una fatica enorme ad arrivare anche solo alla metà del mese, vi è crisi ovunque».
«È tra l’altro notizia di questi giorni – evidenzia la Coordinatrice del PdF – uno studio che dimostra come la crisi demografica stia diventando sempre più preoccupante. L’ultimo allarme, in ordine di tempo, è stato lanciato dal rapporto Mete 2024 realizzato da Crei-Acli su dati Istat per l’Osservatorio regionale delle migrazioni che è stato presentato a Cagliari. Il rapporto ha messo in evidenza alcuni dati allarmanti: la Sardegna perderà il 21% della sua popolazione entro il 2050 e la popolazione under 15 anni diminuirà del 32% e la popolazione attiva (15-64 anni) del 38%».
«Questa emergenza, unita alle tante altre che attanagliano la nostra Isola come le difficoltà che vivono i disabili e i più deboli, merita delle risposte che la presidente Todde si spera ci dia al più presto. Come Popolo della Famiglia – conclude Barbara Figus – chiediamo inoltre alla Presidente di prendere nette distanze da rivendicazioni come la legalizzazione dell’utero in affitto, che trovano spesso spazio in questi cortei organizzati e che, lo ricordiamo, riguardano una pratica vietata in Italia, in attesa che il governo dia alla luce una legge che introduca il reato universale per questa pratica disumana».
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