Emergenza idrica. Bacino del Lerno in sofferenza, riserve al 45%
Lo scorso anno nella diga di Pattada il livello di riempimento era quasi al 62 per cento. Alto il rischio di restrizioni in autunno.
PATTADA | 5 agosto 2024. La situazione idrica dell’invaso del Lerno desta crescente preoccupazione in vista dell’autunno, specialmente se questo dovesse essere avaro di precipitazioni. Gli ultimi dati diffusi dall’agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna registrano la presenza al 31 luglio nella diga di Pattada di soli 15,60 milioni di metri cubi d’acqua (- 3,22 rispetto a giugno), per una percentuale di riempimento pari al 45,28 per cento (54,64% a giugno). Lo scorso anno il quadro era ben diverso, erano infatti invasati ben 21,30 milioni di metri cubi (61,82 %), cioè 5,7 in più rispetto ad oggi.
Va un po’ meglio invece nel lago Coghinas, che sebbene contenga 8,02 milioni di mc in meno rispetto al mese scorso, può, al momento attuale, disporre di una riserva di 117.74 milioni (53,12%), 13,22 milioni di mc in del luglio 2023.
Dando uno sguardo al contesto generale, al 31 luglio nell’Isola, su un totale di 1824 milioni di mc di risorsa accumulabile, sono disponibili solamente 915,80 (50,21%), nel mese scorso ce n’erano invece 1018,06 (57,46%). Tutt’altra situazione un anno fa, quando negli invasi erano presenti 1295.11 milioni di mc, ossia il 71%.
Come già annunciato da molti, se nei prossimi mesi non dovesse piovere abbastanza, a soffrire delle restrizioni non saranno solo le aziende agricole e zootecniche, ma probabilmente anche i centri abitati. A cui si potrebbe aggiungere il problema, peraltro già presente in diversi comuni dell’isola, della non potabilità dell’acqua causata proprio dal prosciugamento dei bacini.
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