• 23 Novembre 2024
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Il Berchidda Calcio 1946 riparte con un nuovo progetto

Prima squadra Berchidda calcio 2024
Il progetto della rinnovata società guidata dalla presidente Eva Marongiu ruoterà attorno al settore giovanile. La prima squadra, iscritta al campionato di Seconda categoria, sarà composta al 99 per cento da berchiddesi.

BERCHIDDA | 9 agosto 2024. Un direttivo rinnovato e un nuovo progetto, che avrà al centro il settore giovanile, per l’Asd Berchidda Calcio 1946, che rifonda anche la prima squadra che si prepara ad affrontare il campionato di Seconda categoria. In testa al Cda c’è la presidente Eva Marongiu e con lei il vice Francesco Brianda, il segretario Marco Sini, cassiere Elena Pianezzi, i consiglieri Manuel Apeddu, Kamil Grzymski, Michele Zeddita, Marcello Serra, Alessandro Taras e gli altri dirigenti Pasquale Pinna, Mirko Sanna, Andrea Pianezzi, Leonardo Fresu, Giulia Pianezzi e Anastasia Pianezzi. 

Societa Berchidda Calcio
I componenti della società insieme al sindaco Andrea Nieddu e al parroco don Guido Marrosu

La maggioranza dei componenti sono persone che lo scorso anno hanno iniziato ad occuparsi del settore giovanile, una componente fondamentale della società che dal settembre dello scorso anno ha dimostrato, spiegano dal direttivo, «segnali di forte vivacità e dinamicità, portando alcuni ragazzi ad affrontare diversi provini. Uno di loro è stato selezionato nella rappresentativa regionale categoria Giovanissimi, altri hanno partecipato a un torneo internazionale in Spagna». Attualmente il settore giovanile è composto da 65 bambini e ragazzi suddivisi in 4 categorie: Piccoli Amici, Primi Calci, Pulcini, Esordienti e Giovanissimi. 

La prima squadra, invece, è come detto tutta rinnovata ed è composta al 99 per cento da giocatori di Berchidda più alcuni innesti da fuori per «la mancanza di locali in alcuni ruoli». «Con l’idea di iscrivere la prima squadra al campionato di Seconda categoria, abbiamo coinvolto 24 ragazzi di Berchidda per costituire una rosa a forte impronta locale. Hanno risposto con entusiasmo e voglia di rivalsa» riferiscono dalla società. Lo staff tecnico sarà gestito da Andrea Pianezzi, Pablo Vargas Navarro, un preparatore atletico e un preparatore dei portieri (entrambi ancora da nominare). Per la Juniores, invece, sono stati coinvolti altri 25 ragazzi; lo staff tecnico sarà gestito da Francesco Meloni, un preparatore atletico e un preparatore dei portieri (da nominare).

I bianconeri si preparano quindi a una nuova stagione carichi di entusiasmo e di intenti positivi. «Non pensavamo di gestire l’intera società – dicono –, avevamo idee diverse e meno impegnative, ma le dimissioni della maggior parte dei dirigenti e componenti del precedente Cda ci ha portati ad assumere l’impegno di gestire la società a 360 gradi perché si era di fronte ad un bivio. Non siamo professionisti del calcio, tra di noi ci sono genitori e appassionati del pallone e del sociale. Il nostro è un progetto a lungo termine, il frutto del lavoro che porteremo avanti lo vedremo negli anni a venire. La riorganizzazione di tutta la società, la mancanza di risorse economiche – proseguono – ci incoraggia ad intraprendere questo percorso con maggiore impegno e consapevolezza, tenendo sempre i piedi ancorati a terra, sicuri però dell’appoggio della comunità berchiddese, sempre ben predisposta nei confronti dello sport e delle iniziative che riguardano i propri ragazzi».

Il Cda spiega anche la decisione di ricostituire la prima squadra. «Non dovevamo iscrivere la squadra al campionato per forza, lo abbiamo fatto solo dopo un confronto con i ragazzi e lo staff tecnico. Sarà una squadra Berchiddese al 99 per cento, i ragazzi hanno voglia di giocare, e noi siamo fiduciosi. La nostra idea è quella di creare una forte integrazione tra il settore giovanile e la prima squadra, con un raccordo importante costituito dalla Juniores, composta da quei ragazzi lasciati per troppo tempo ai margini dei progetti e che verranno coinvolti anche in simbiosi con la prima squadra: crediamo fortemente che occuparsi di tutti i nostri ragazzi sia un dovere ancor prima che un piacere, soprattutto da chi crede nel forte impatto sociale ed educativo di un progetto sportivo ad ampio respiro. In quest’ottica – concludono – abbiamo riportato al “Manchinu” la partecipazione al campionato della prima squadra e l’intero settore giovanile per “unire” e dare forza ad un glorioso club, ad una gloriosa maglia».

A.C.

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