• 20 Settembre 2024
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Tula, giro di vite del Sindaco sulla sicurezza delle strutture sportive dopo la tragedia di Ozieri

Tula sindaco Andrea Becca
Per congiurare qualunque rischio gli impianti potranno essere utilizzati solo in presenza di personale appartenente alle associazioni a cui la struttura è affidata in concessione.

TULA | 20 settembre 2024. Dopo la tragica morte avvenuta sabato scorso a Ozieri del piccolo Gioele Putzu nel campo sportivo di San Nicola, le istituzioni riflettono sulla sicurezza delle strutture sportive. Lo fa anche il sindaco di Tula Andrea Becca, che in una nota indirizzata ai suoi concittadini invita tutti a una assunzione di responsabilità. Becca informa inoltre che i tecnici comunali hanno provveduto in questi giorni a effettuare una ricognizione sugli impianti del paese e di aver stabilito che «al fine di scongiurare qualunque rischio da parte degli utilizzatori ed in particolare dei minori, gli stessi potranno essere utilizzati solo in presenza di personale appartenente alle associazioni a cui la struttura è affidata in concessione».

Controllo visivo

Massima vigilanza, quindi, e chiusura sia del campo sportivo sia del campetto polivalente – tranne ovviamente nelle ore di utilizzo da parte delle persone autorizzate, ovvero le società sportive concessionarie. Stesso discorso vale per la palestra delle scuole medie e il campetto delle elementari «che da sempre sono interdette all’uso pubblico» specifica Becca. La vigilanza sarà costante, e affidata anche alle associazioni sportive, che «dovranno assicurarsi che le attrezzature utilizzate per lo svolgimento della pratica sportiva siano omologate e conformi alle vigenti disposizioni legislative in materia di sicurezza, pena la decadenza dalla concessione», dice il sindaco, che afferma di essere convinto che «per la parte che compete al Comune di Tula ed alle associazioni concessionarie, negli impianti sportivi cittadini saranno garantiti adeguati standard di sicurezza».

Il sindaco si appella anche alle famiglie, invitandole a condividere con i propri figli queste nuove disposizioni affinché essi «rispettino e comprendano lo sforzo delle istituzioni». I bimbi giocano dove si può, e trovare spazi aperti per correre liberamente non è sempre facile, tra traffico e asfalto. Ecco quindi che un pertugio per accedere al prato di un campo da calcio diventa per i più piccoli l’ingresso del Paradiso. Purtroppo però – come rivela il sindaco di Tula – «sono sempre più numerose le segnalazioni di comportamenti non adeguati dei nostri bambini e ragazzi. Si va dagli schiamazzi notturni, all’accesso – vietatissimo – all’interno di aree di cantiere (ad esempio quello della piscina comunale) fino alla scalata del tetto della palestra delle scuole medie. Da ultimo è stato segnalato anche un bel falò presso la comunità alloggio che è stata invasa dal fumo generando un potenziale pericolo per gli ospiti e gli operatori». Tutti fatti che a Tula hanno coinvolto giovanissimi molto al di sotto dei 14 anni.

Un’emergenza che coinvolge tutte le «istituzioni, siano esse comunali, scolastiche, sportive o, per chi crede, religiose» che però «da sole, senza il contributo fattivo delle famiglie, non possono garantire la sicurezza e la crescita morale dei nostri ragazzi». Quella che il sindaco di Tula rivolge ai suoi concittadini è «una richiesta di aiuto e di collaborazione affinché ciascuno di noi, a prescindere dal ruolo rivestito, concorra alla crescita morale della nostra comunità lavorando a costruire un paese vivibile e sicuro».

A.C.

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