• 22 Settembre 2024
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Sassari, l’assessore Bartolazzi incontra la Conferenza socio sanitaria dell’Asl

Conferenza socio sanitaria
«Lavoriamo insieme in maniera intellettualmente onesta per rilanciare la sanità dell’Isola. Se non si instaura la mutua collaborazione tra ospedale, territorio e università, non riusciremo a vincere la sfida di riformare la sanità isolana, e per questo e’ necessaria la collaborazione di tutti noi».

SASSARI | 21 settembre 2024. L’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi nella giornata di ieri ha incontrato a Sassari nella sala Angioj della Provincia la Conferenza Socio Sanitaria dell’Asl n. 1. Rivolgendosi alla folta platea di amministratori comunali, manager dell’Azienda e delle organizzazioni sindacali, l’esponente della Giunta Todde ha detto: «Cerchiamo di lavorare insieme in maniera intellettualmente onesta e di leale collaborazione, distinguiamo le azioni realmente necessarie per rilanciare la sanità. Da una parte ci sono gli interventi emergenziali, come il sovraffollamento dei pronto soccorso, dall’altra gli interventi strutturali, che sono complessi e chiedono impegno a medio e lungo termine. Per la risoluzione di questi ultimi – ha sottolineato – è richiesto l’intervento e il sostegno di tutti, soprattutto di questo tipo di assemblee e della politica. La visione per quanto mi riguarda è chiara, ma ci sono dei processi che devono esser innescati per cercare di iniziare a dare delle risposte alla popolazione. Tra questi insisterò sugli Ircs, sugli ospedali con delle missioni, nel coinvolgimento delle Università nella programmazione sanitaria del territorio e nell’allargamento della rete formativa. Dovranno esser prodotti specialisti che servono al territorio e l’Università li deve creare e formare».

Conferenza socio sanitaria Sassari
Da sinistra: Daniele Cocco, Carla Fundoni, Armando Bartolazzi, Gianfranco Soletta e Flavio Sensi

Nel suo intervento il presidente della Conferenza socio sanitaria e sindaco di Thiesi Gianfranco Soletta ha evidenziato come le «liste d’attesa, carenza del personale, riorganizzazione della rete territoriale, gestione sociale del disagio psichiatrico, sono i temi che affliggono le nostre popolazioni, ma come amministrazioni comunali e come Conferenza socio sanitaria, noi siamo pronti al confronto e a camminare al fianco dell’amministrazione regionale per dar gambe ad una riforma sanitaria che sia in grado di dare vita ad una sanità uguale per tutti».

Conferenza socio sanitaria Sasari 2

Detto questo Soletta ha poi lanciato un appello: «Ci rendiamo disponibili per contribuire al disegno di legge a cui sta lavorando la Giunta regionale e che dovrà esser approvato dal Consiglio. Il sistema sanitario regionale ha bisogno di piani veri, di programmi, di tecnologie, di contenuti, di professionisti in tutte le specialità. Ora pensiamo a lavorare insieme, evitando di anteporre inutili commissariamenti alla discussione e attuazione della riforma che dovrebbe portare a cambiamenti radicali. Il nostro lavoro sino ad oggi ci ha portato a ridare vigore all’azienda sanitaria del Nord Ovest Sardegna, che, dall’approvazione dell’atto aziendale circa un anno fa, si sta risollevando dalle macerie generate dall’azienda unica, in un percorso ormai avviato e in corsa che sarebbe rischioso rallentare e che sta iniziando a dare i suoi primi risultato, come sul piano degli investimenti strutturali, tecnologici e professionali».

«Questo della Conferenza socio-sanitaria, la casa dei sindaci e della Asl, è e sarà per noi un bacino inesauribile di idee, proposte e di azioni tempestive, un gruppo di lavoro che nel tempo abbiamo messo in piedi per fronteggiare le criticità della sanità del territorio», ha aggiunto il direttore generale della Asl n. 1, Flavio Sensi. «Ed è per questo – ha proseguito – che come Azienda abbiamo cercato di valorizzarne il ruolo, inserendo nel nostro atto aziendale non il parere dei sindaci nell’approvazione delle decisioni ma la redazione congiunta e la condivisione sistematica dei documenti più importanti dell’azienda, quali i piani strategici, quelli della performance e dell’atto aziendale». Il direttore ha anche sottolineato come «il modello della Ats-Asl unica, estinta dal 1 gennaio 2022, ha dimostrato il suo fallimento anche certificato dai dati LEA 2022 pubblicati quest’anno. La nuova Asl, infatti, sta già restituendo e continuerà a farlo dei miglioramenti importanti in tutti i servizi».

«Non possiamo permetterci di avere un sistema sanitario regionale che non garantisce le cure alla nostra popolazione, e a questo noi dobbiamo lavorare per cambiare rotta e migliorare l’offerta sanitaria, ha dichiarato infine la presidente della Commissione regionale alla Sanità, Carla Fundoni, in chiusura dei lavori.

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