• 24 Novembre 2024
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Fondi siccità negati alla Sardegna, Forza Italia punta il dito contro l’assessorato all’Agricoltura

Siccità Argea
«Il Ministero ha bocciato e rimandato indietro il tutto, perché l’iter intrapreso è stato sbagliato».

CAGLIARI | 16 ottobre 2024. Il Ministero dell’Agricoltura ha respinto la richiesta di risarcimento per i danni subiti dal settore agropastorale in Sardegna a causa dell’emergenza idrica. La Regione a settembre aveva proposto una declaratoria per accedere alle risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale (FSN) per far fronte alle conseguenze dell’eccezionale siccità che ha colpito l’isola tra novembre 2023 e giugno 2024. Ieri è arrivata la risposta del Governo, con la spiegazione del diniego. La Sardegna non può usufruire degli aiuti in quanto il FSN «prevede interventi compensativi esclusivamente nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel Piano di Gestione dei rischi in Agricoltura». E spiega che «dalla documentazione tecnica esaminata risulterebbero delimitate produzioni ammissibili all’assicurazione agricola agevolata, motivo per il quale il Ministero non ritiene di poter dar seguito alla proposta». Da qui il consiglio alla Giunta regionale di far ricorso al fondo mutualistico nazionale AgriCat, che si occupa delle compensazioni per i danni causati da eventi meteo climatici.

Sulla vicenda intervengono con una nota i consiglieri regionali di Forza Italia Piero Maieli, Angelo Cucciu, Giuseppe Talana, Giovanni Chessa, Ivan Piras e Alfonso Marras, che puntano il dito per quanto deciso dal ministero contro l’Assessorato all’Agricoltura.

«A seguito della deliberazione n. 33/15 del 11.09.2024 la Giunta Regionale – spiegano in una nota i Consiglieri – aveva proposto una declaratoria ai fini dell’accesso alle provvidenze del Fondo di Solidarietà Nazionale (FSN), per l’eccezionale avversità atmosferica a seguito della persistente siccità verificatasi nell’isola nel periodo tra novembre 2023 e giugno 2024. Peccato che, proprio in delibera – sottolineano –, l’Assessore abbia fatto rilevare che, a seguito delle verifiche effettuate dall’Agenzia Laore, tutte le colture coinvolte sono assicurabili ai sensi del DM 64591 del 8.2.2023, concernente il “Piano di gestione dei rischi in agricoltura 2023” e del DM 138401 del 22.3.2024, riguardante il “Piano di gestione dei rischi in agricoltura 2024”».

Maria Foddai 2024

In base ai sopralluoghi effettuati, su un totale di 544 aziende rilevate, è stato riscontrato che i danni hanno superato il 30 per cento del valore delle produzioni aziendali. La superficie complessiva interessata è di circa 18.000 ettari ed il fabbisogno di spesa per gli indennizzi, stimato in base agli accertamenti finora effettuati, ammonta complessivamente a euro 9.592.713. «Tutte le aziende danneggiate, in quanto assicurabili con il contributo pubblico – spiegano i sei Consiglieri –, sono quindi di norma escluse da qualsiasi forma di contributo regionale, salvo deroghe disposte dalla Giunta regionale, come è stato giustamente proposto, ma non fatto».

«Quello che è sotto gli occhi di tutti – proseguono Maieli, Cucciu, Talana, Chessa, Piras e Marras – è però il ridicolo numero di aziende danneggiate e l’esigua superficie, che devono essere assolutamente integrate. Imprese agricole per le quali si è chiesta la declaratoria, con un procedimento frutto di una bizantina prassi telematica, attivabile solo con lo Spid e senza il diretto coinvolgimento dei Comuni e degli Uffici territoriali della Laore, che ben conoscono le loro realtà e di cui sono attori principi, ma che di fatto ne sono stati esclusi».

Per i consiglieri di Forza Italia è inoltre difficile da nascondere anche «la mancanza di una diretta interlocuzione con il Ministero per ottenere la deroga proposta, stipulata invece dalla Sicilia, che ha inserito e gli sono stati riconosciuti gli indennizzi anche le produzioni assicurabili per i danni da siccità 2024. Un mancato dialogo che ha, di fatto – sottolineano –, causato la bocciatura del tutto, con i conseguenti danni ben visibili a tutti. Alla fine della giostra, perché di giostra si tratta, il Ministero ha bocciato e rimandato indietro il tutto, perché l’iter intrapreso è sbagliato ed ha “invitato” la Giunta ad utilizzare l’Agricat, in quanto il danno avuto dalle aziende agro-pastorali fa parte dei rischi d’impresa».

«Ecco che Laore prima, con un ridicolo numero di aziende coinvolte e l’Assessorato all’Agricoltura e Giunta poi, con la loro negligenza, hanno mostrato la loro vera faccia, d’incompetenza e di superficialità, a danno degli imprenditori agricoli sardi. Ora – concludono i consiglieri di Forza Italia – oltre l’acqua mancheranno anche gli indennizzi, ma si spera che l’Assessore all’Agricoltura si metta a leggere seriamente anche i documenti in uscita, non solo quelli in ingresso, per evitare che, in futuro, ci siano situazioni analoghe!».

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