• 1 Novembre 2024
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Installata all’ospedale di Alghero una nuova colonna per la chirurgia laparoscopica

Staff della SSD Endoscopia week surgery Alghero
Obiettivo dell’Asl di Sassari è incrementare del 30% l’attività garantita dal servizio.

ALGHERO | 31 ottobre 2024. Installata negli scorsi giorni all’ospedale Civile di Alghero una nuovissima colonna per la chirurgia laparoscopica. Si tratta di «un macchinario di ultima generazione – spiega il il Direttore generale dell’Asl di Sassari Flavio Sensi – che consentirà di fornire delle risposte concrete anche ai pazienti affetti da patologie neoplastiche, quali tumori del colon retto o dello stomaco, ma anche per tutte quelle patologie benigne di altissimo impatto sociale, quali ad esempio le ernie della parete addominale». Obiettivo dell’azienda sanitaria con questo strumento è di incrementare del 30% l’attività garantita dal servizio, che dall’inizio dell’anno ha eseguito circa 400 interventi, di cui 150 in regime di urgenza.

Intervento in laparoscopia ospedale Alghero

L’apparecchiatura, assegnata alla SSD Endoscopia Week Surgery e chirurgia ambulatoriale, «è dotata di tecnologia 4K con risoluzione full HD che permette – evidenzia il responsabile della struttura Carlo Pala – una visualizzazione del campo chirurgico laparoscopico perfetta, una nitidezza dell’immagine eccezionale, completa del modulo per la fluorescenza per l’utilizzo del verde di indocianina che consente una maggiore precisione negli interventi mini invasivi, ad una maggiore sicurezza per quanto riguarda l’ambiente e quindi tutto il personale della sala operatoria».

«Questa nuova colonna laparoscopica con un sistema di insufflazione intelligente della CO2 – aggiunge Giuseppe Ruggiu, chirurgo laparoscopista in servizio presso la Week Surgery algherese –, permette di intervenire in laparoscopia anche in pazienti critici, magari affetti da altre patologie o grandi o obesi, permettendo di lavorare a pressioni di pneumoperitoneo più basse con enormi vantaggi anche per quanto riguarda la gestione intraoperatoria anestesiologica del paziente, ma soprattutto col plus di una sicurezza maggiore in quanto riduce in maniera drastica l’emissione di fumi e particelle nell’ambiente della sala operatoria».

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