• 14 Novembre 2024
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Accesso ai cantieri occupazionali anche per chi ha un sostegno al reddito

Desire Manca Consiglio regionale
Approvata dal Consiglio regionale la proposta di legge che modifica i requisiti di accesso. Soddisfatta l’assessora al Lavoro Desirè Manca: «Eliminata una barriera che impediva l’accesso al mondo del lavoro».

CAGLIARI | 12 novembre 2024. «Garantire a un numero di cittadini maggiore possibile la facoltà di potersi sostenere con un reddito derivante da un’attività lavorativa è un obiettivo prioritario della nostra azione politica, per questo abbiamo provveduto ad eliminare una stortura che si perpetrava da anni e che impediva ai cittadini percettori di Naspi di accedere ai cantieri occupazionali». Sono le parole dell’assessora del Lavoro Desirè Manca, che interviene per parlare della proposta di legge della seconda commissione, approvata oggi dal Consiglio regionale, la quale prevede la modifica dei commi 1 e 2 dell’articolo 29 della legge regionale 7 maggio 2016, n. 9 (Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro) riguardante gli interventi di politica locale per l’occupazione.

«Avere eliminato una barriera, che di fatto impediva l’accesso al mondo del lavoro proprio a coloro i quali ne hanno più necessità – spiega Manca –, ha un duplice risvolto positivo: ridurre il bacino dei disoccupati ed eliminare le discriminazioni. Anche chi percepisce un sostegno al reddito, infatti, oggi potrà avere la possibilità di sospendere la Naspi per avere un contratto di lavoro. Una possibilità che deve essere concessa a tutti i cittadini in condizioni di difficoltà».

«Questa modifica – evidenzia l’assessora – si prefigge di intervenire sulla precedente formulazione dell’articolo per porre rimedio a una serie di criticità che hanno fatto emergere un’applicazione della norma non del tutto coerente con la ratio sottesa allo strumento dei cantieri occupazionali». In particolare, il comma 2 dell’articolo 29, nella sua formulazione originaria, individua i destinatari dei cantieri in coloro che siano nel contempo disoccupati e privi di qualsiasi forma di sostegno al reddito, escludendo i percettori di Naspi.

«L’attuale tenore della norma – prosegue Manca – non risulta pienamente in linea con quella che è la finalità e la natura dei cantieri occupazionali, quali strumento volto a dare una risposta alla disoccupazione nelle comunità locali, migliorando il profilo di occupabilità dei destinatari. In passato, come emerso dalle analisi sui dati degli anni precedenti che abbiamo avuto cura di elaborare, i soggetti percettori di misure di sostegno al reddito non hanno avuto la possibilità di partecipare ai cantieri e di percepire un reddito derivante da un’attività lavorativa».

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