• 21 Novembre 2024
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L’Università delle Tre Età di Ozieri celebra Grazia Deledda

Grazia Deledda
Ospite dell’ateneo sarà la studiosa Neria De Giovanni, una delle maggiori esperte della scrittrice nuorese.

OZIERI | 19 novembre 2024. Domani, mercoledì 20 novembre, Neria De Giovanni sarà all’Università delle Tre Età “Francesco Ignazio Mannu” di Ozieri per una conferenza dedicata “alle Donne di Grassia”. L’appuntamento è alle ore ore 16 nell’aula magna della Biblioteca comunale di piazza San Francesco. Di Giovanni è una saggista, biografa italiana, presidente dell’Associazione dei Critici Letterari, con sede a Parigi (primo italiano e prima donna a ricoprire tale incarico); dirige il periodico di cultura “Salpare”. Ha pubblicato 31 volumi di saggistica soprattutto sulla poesia contemporanea e sulla letteratura delle donne. È tra le maggiori esperte di Grazia Deledda, sulla quale ha pubblicato nove volumi.

Libri Grazia Deledda 1

Il convegno tratterà del mondo femminile deleddiano: donne forti, fiere ma anche in grado di sbagliare, perché capaci combattere un sistema che le subordina, con ribellioni passionali, che spesso si dimostrano irrealizzabili; profondamente umane quindi e capaci di qualsiasi gesto pur di proteggere le persone che amano. Da Annesa protagonista de “L’Edera”, “figlia d’anima” della famiglia Decherchi, che per salvare dalla rovina economica la famiglia e in particolare l’amato Paulu, uccide il vecchio avaro zio Zua.

Marianna Sirca“, una femminilità atipica, tormentata di solitudine e per certi versi contraddittoria. Maria Noina “La via del male”, bella ed arrogante avida e superba, risoluta e concentrata sugli affari di famiglia e sui propri. Nonostante disprezza le umili origini dei suoi servitori, non può però rimanere indifferente alla corte del giovane Pietro Benu, fedele servitore presso la sua famiglia.

Le sorelle Pintor di “Canne al vento”; un mondo ancestrale e primitivo che la scrittrice proietta in una dimensione mitica. Anime tormentate come Maria Maddalena “La Madre”, un libro che parla di dolore, di tormenti, di passioni che si svolgono in una aspra Sardegna.

Olì di “Cenere”, “ragazza quindicenne, alta e bella, con due grandi occhi felini, glauchi e un po’ obliqui, e la bocca voluttuosa il cui labbro inferiore, spaccato nel mezzo, pareva composto da due ciliege” che fa i conti con la superstizione e la cappa onnipresente delle credenze religiose.

“Cosima”, il romanzo-autobiografia di Grazia Deledda, che narra della vita di una ragazzina della provincia sarda, che cerca di coronare il suo sogno, spesso osteggiato, di diventare scrittrice. In Cosima ci vengono presentati i sogni della scrittrice, le sue umiliazioni, i suoi fallimenti letterari ed i primi successi, ma ci viene anche raccontato il mondo degli anni della sua infanzia e della prima giovinezza, quel mondo antico e rustico, popolato da luoghi e caratteri di una Sardegna dura, stupenda, inesorabile; una fotografia dai colori seppia di un mondo ed in particolare di una società che (forse) oggi non esiste più.

Maria Bonaria Mereu

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