• 5 Febbraio 2025
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Nuoro. Evasione del boss Marco Raduano da “Badu e Carros”, arrestate 14 persone

Evasione Raduano confereza Nuoro Polizia
Tra gli arrestati anche un un agente della Polizia Penitenziaria del penitenziario nuorese.

NUORO | 5 dicembre 2024. La scorsa notte, nelle province di Nuoro, Sassari e Venezia, e in Corsica, Agenti della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza della misura della custodia cautelare in carcere a carico di 14 persone, indagate, a vario titolo, per favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena, aggravati dall’agevolazione mafiosa in favore del clan foggiano Raduano, nonché per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

L’indagine, diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari in collegamento investigativo con la Direzione distrettuale antimafia di Bari e coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, è stata avviata il 24 febbraio 2023 a seguito dell’evasione di Marco Raduano dal carcere nuorese di “Badu e Carros” e ha consentito di acquisire indizi circa le presunte responsabilità di quanti ne avrebbero agevolato la fuga e favorito la latitanza: in particolare, si tratterebbe di diverse persone, alcune di origine sarda, altre della provincia di Venezia, nonché di alcuni cittadini francesi della Corsica.

In base alle indagini svolte dal Servizio centrale operativo (Sco), dalle Sezioni Investigative del Servizio Centrale Operativo (SISCO) di Cagliari e Venezia e dalle Squadre mobili di Nuoro e Venezia, congiuntamente al Nucleo Investigativo Centrale (NIS) della Polizia Penitenziaria – supportate da attività tecniche e successivamente corroborate dalle dichiarazioni acquisite nel corso delle indagini congiuntamente dalle Procure di Cagliari e di Bari – si presume che Raduano abbia organizzato l’evasione dal carcere nuorese contando sull’aiuto di un soggetto dimorante a Venezia. L’evasione e la successiva latitanza sarebbero state favorite anche dalla disponibilità di telefoni criptati e di denaro contante e dall’aiuto ricevuto in occasione della permanenza in territorio nuorese, prima di raggiungere la Corsica, dove avrebbe goduto di ulteriori aiuti. Dalle indagini sono anche emerse presunte responsabilità circa un traffico di sostanze stupefacenti.

Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza cautelare in Sardegna e in Veneto, la Polizia nazionale francese, con la diretta partecipazione di investigatori della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria, ha eseguito in Corsica a Bastia un mandato di arresto europeo emesso dall’Autorità giudiziaria di Cagliari nei confronti di alcunpersone, anch’esse presunte responsabili del favoreggiamento della latitanza di Marco Raduano.

Tra i destinatari del provvedimento restrittivo figura anche un agente della Polizia Penitenziaria già in servizio nel carcere nuorese di “Badu e Carros”, il quale, in base agli indizi finora acquisiti, avrebbe agevolato nella fuga Raduano, tra l’altro fornendogli telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici di comunicazione.

Durante le indagini, i poliziotti della SISCO di Cagliari e della Squadra mobile di Nuoro hanno sequestrato ad Orune (NU) un’arma che sarebbe stata illegalmente detenuta da uno degli indagati, nonché un considerevole quantitativo di munizioni di vario calibro oltre a circa 3 kg di sostanza stupefacente.

I dettagli dell’operazione sono stati resi noti ieri mattina nella Questura di Nuoro, nel corso di una conferenza stampa. Presenti il questore Alfonso Polverino, il procuratore della direzione antimafia di Cagliari Rodolfo Sabelli,  i vertici del Servizio Centrale Operativo e del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, e in collegamento il coordinatore della direzione antimafia di Bari Francesco Giannella.

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