Anela ricorda il sacerdote-scrittore don Giuseppe Ruju nel centenario della nascita
L’incontro è in programma per lunedì 30 dicembre, alle ore 18 nella sala parrocchiale.
ANELA | 24 dicembre 2024. Il sacerdote, poeta e scrittore don Giuseppe Ruju, lunedì 30 dicembre sarà ricordato ad Anela, suo paese natale, nel centenario della nascita. Il convegno, coordinato da Graziella Onida, si terrà alle ore 18 nella sala parrocchiale. L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco Giangiuseppe Nurra e un intervento del vescovo di Ozieri, mons. Corrado Melis. La figura di don Ruju sarà approfondita attraverso le relazioni di tre illustri relatori: il professor don Tonino Cabizzosu, che presenterà “Un parroco scrittore nel contesto della storia della Chiesa sarda”; il professor Bachisio Bandinu, con “Limba, narrativa e poesia: un intellettuale al servizio dell’identità isolana”; e il professor Antonello Nasone, che tratterà “La metafisica del villaggio nella poetica di don Ruju”.
La serata sarà arricchita inoltre dalla testimonianza di don Gavino Leone, già vicario generale e cancelliere della diocesi di Ozieri, che offrirà un personale e profondo ricordo di don Giuseppe Ruju. L’omaggio al sacerdote-scrittore proseguirà con la lettura di una selezione di brani tratti dalle sue opere, a cura dei giovani del Centro ricreativo di Anela. Il convegno si concluderà con le riflessioni finali di Graziella Onida e i ringraziamenti del sindaco Nurra.
Don Giuseppe Fedele Ruju naque ad Anela il 26 maggio 1924, figlio di Giuseppe e Filomena Arras, ultimo di cinque figli, frequentò le scuole medie ad Ozieri e le superiori nel seminario di Cuglieri, dove ebbe come compagni di studi l’arcivescovo di Sassari mons. Salvatore Isgrò (1930-2004) e il cardinale Mario Francesco Pompedda (1929-2006), nonché il generale medico Rinaldo Casula. Consacrato sacerdote dal vescovo di Ozieri mons. Francesco Cogoni (1894-1980) il 15 agosto 1951, giunse nella frazione di Berchiddeddu il 20 giugno 1965, dopo le esperienze come vice parroco a Bono, Berchidda e Pattada. Accolto festosamente dal popolo, si adoperò subito alla ristrutturazione della chiesa parrocchiale, della chiesa campestre di San Tommaso Apostolo, alla costruzione delle chiese di San Giovanni in Sa Castanza, San Francesco in Trainu Moltu e San Giuseppe in Mamusi. Svolse il suo apostolato con determinazione e passione, come missionario sia nella vita sociale che in quella religiosa.
Affermatosi come poeta e scrittore compose diciassette opere: Pietro Casu tra Grazia Deledda e Max Leopold Wagner (1981); Comente si narat (1987); Parlare Sardo (1989); Il falò di Sant’Antonio (1991); Qualcosa di nuovo (1992); Sa Passione de Gesus (1992-93); Pedru Casu, su resuscitadu-Sa cantada e sa cuba (due poemetti) 1994; L’incendio della foresta demaniale (1994); Lettere in versi di Pietro Casu (1994); Cantones in limba (1995); L’uomo del molino ad acqua (1995); Versos de Sardigna (1995); Cantones in limba (1997); Boghes de iddhas (1997); Omine de ammentare (1998); Contones noas (2004). Numerose anche le poesie pubblicate nel quotidiano “La Nuova Sardegna”, in occasione di varie manifestazioni ed eventi.
Rassegnò le dimissioni da parroco per raggiunti limiti di età il 29 giugno 2007. Il 7 luglio, durante la messa vespertina, don Ruju comunicò la notizia ai fedeli con parole toccanti e cariche di commozione, ricordando i 42 anni del suo apostolato trascorsi intensamente vicino alla comunità. Rimase a Berchiddeddu con la sorella Giovanna fino al 18 marzo 2009. Accolto per un periodo in una Rsa di Olbia, morì nella casa di riposo di Monti il 20 agosto 2011 all’età di 87 anni.
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