Idroelettrico, Salaris: «La presidente Todde si prende meriti che non ha»
Il consigliere regionale dei Riformatori replica alla governatrice della Sardegna in merito alla sentenza della Corte di Cassazione sul ricorso formulato dalla precedente Giunta regionale sulla concessioni delle centrali idroelettriche del sistema Taloro.
CAGLIARI | 6 gennaio 2025. «Apprendiamo con piacere l’entusiasmo della Presidente della Regione Sardegna nel celebrare la recente sentenza della Corte di Cassazione sulle concessioni delle centrali idroelettriche del sistema Taloro. Un risultato indubbiamente importante per la nostra isola, ma che meriterebbe di essere raccontato con maggiore verità». Questa, la sottolineatura del consigliere regionale dei Riformatori Aldo Salaris, che interviene con una nota per replicare alle dichiarazioni della presidente Alessandra Todde.
«Questo traguardo – spiega infatti Salaris –, non nasce per caso, ma è il frutto di un ricorso (leggi) presentato dal governo regionale di cui ero assessore (Giunta Solinas ndr). E ancor più, consapevoli dell’importanza strategica dell’acqua come risorsa da cui ricavare energia pulita, decidemmo di avviare investimenti significativi, tra cui il finanziamento per la progettazione di centrali idroelettriche. Parallelamente, abbiamo intrapreso una serie di azioni decisive: rivendicare nei confronti dello Stato e dei soggetti interessati la proprietà di una risorsa tanto preziosa quanto strategica come l’acqua e le derivazioni che ne conseguono».
«Da parte della Todde, dunque – prosegue l’onorevole –, un plauso sarebbe dovuto a chi ha lavorato concretamente affinché la Regione Sardegna potesse riaffermare i propri diritti nella gestione delle risorse idriche. Il rispetto per la continuità istituzionale e per il lavoro svolto da chi ci ha preceduto è un valore che andrebbe tutelato.
La nostra visione era e rimane chiara: l’acqua non è solo una risorsa fondamentale per la vita, ma rappresenta il pilastro di una politica energetica sostenibile e autonoma per la Sardegna. È per questo che abbiamo agito con determinazione, avviando un processo che oggi viene celebrato senza il dovuto riconoscimento del lavoro di chi ci ha preceduti. Questo successo dimostra inoltre un principio che ci ha sempre guidati: non siamo mai stati – e mai saremo – schiavi di alcun potere forte. Le nostre scelte, anche le più difficili, sono sempre state fatte nell’interesse esclusivo dei sardi e della loro autonomia.
Siamo felici di constatare – conclude Salaris – che gli sforzi intrapresi negli anni passati stiano portando i frutti sperati. Rimane però un pizzico di rammarico nel vedere che, ancora una volta, si preferisce fare propaganda anziché riconoscere il contributo di tutti coloro che, al di là delle appartenenze politiche, lavorano per il bene comune della nostra isola».
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