Giovanni Putzu presenta a Oschiri il libro autobiografico “Rinascere ogni giorno”
L’appuntamento è per venerdì 31 gennaio alle 18 nella sala conferenze della Fondazione Giovanna Sanna.
OSCHIRI | 20 gennaio 2025. «Un viaggio di crescita, dolore e resilienza», narrato «con l’obiettivo di ispirare e toccare il cuore dei lettori». È il contenuto di “Rinascere ogni giorno”, il «racconto di forza, rinascita e speranza» scritto dal giovane Giovanni Putzu, che dopo l’entusiastica accoglienza ricevuta da parte dei primi lettori già pochi giorni dopo l’uscita in libreria sarà presentato a Oschiri venerdì 31 gennaio alle 18 nella sala conferenze della Fondazione Giovanna Sanna in piazza Monsignor Bua.
“Rinascere ogni giorno” è un libro autobiografico nel quale, dice l’autore, «racconto con sincerità le mie esperienze di vita, toccando temi universali come il dolore della perdita, la forza dell’amicizia, la scoperta di sé e la capacità di rialzarsi di fronte alle avversità». «Ci sono giorni in cui sembra che tutto sia perduto, che non ci sia via d’uscita. Ma è proprio in quei momenti che dobbiamo ricordare che ogni giorno è una nuova opportunità per rinascere, per ritrovare noi stessi, per scoprire che la vita, nonostante tutto, è un dono prezioso», scrive Giovanni Putzu nella sua opera.
La presentazione del 31 gennaio darà modo all’autore di condividere con il pubblico non solo i retroscena del libro, ma anche aneddoti personali e le motivazioni profonde che lo hanno spinto a raccontarsi ai lettori. L’evento sarà arricchito da momenti musicali e da interventi di ospiti; l’autore sarà a disposizione per rispondere a domande e curiosità e per firmare le copie del volume.
«La scelta di presentare il libro a Oschiri, mio paese natale, non è casuale: rappresenta un omaggio alla comunità che mi ha sostenuto e che continua ad essere una fonte di ispirazione e forza – dice Putzu –. Questo libro è un pezzo della mia anima, un messaggio di speranza che voglio condividere con chiunque abbia mai sentito il peso delle difficoltà. La presentazione ufficiale – conclude – è per me un momento di grande emozione, un’occasione per ringraziare chi mi ha sostenuto e per condividere un pezzo della mia storia».
A.C.
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