Berchidda. Premio Biennale di poesia Pietro Casu, ultimi giorni per presentare le opere

BERCHIDDA | 12 marzo 2025. Scadenza il 31 marzo per la presentazione dei componimenti alla segreteria del Premio di poesia Biennale Pietro Casu, giunto alla XVII edizione. Dedicato all’illustre poeta e studioso di lingua sarda nato a Berchidda nel 1878, noto per i suoi canti natalizi, la stesura di un fondamentale vocabolario e di una sontuosa traduzione della Divina Commedia, il premio biennale è promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Berchidda con la collaborazione dell’associazione Eredi Pietro Casu.
I componimenti dovranno essere inviati all’indirizzo “Comune di Berchidda, Segreteria Premio Pietro Casu XVII Edizione, Piazza del Popolo n. 5, 07022 Berchidda (SS)” e saranno valutati da una giuria di esperti i cui nomi saranno resi noti dopo la scadenza del bando e il cui verbale sarà successivamente pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Berchidda ( www.comune.berchidda.ot.it ) e su altri siti d’interesse letterario.
Le poesie dovranno essere inedite ogni poeta potrà presentarne soltanto una; il tema è libero, con o senza rima, e potrà essere composto in una qualsiasi delle varianti presenti nell’isola (logudorese, gallurese, sassarese, catalano, campidanese, eccetera) senza obbligo di traduzione in lingua italiana.
A.C.
Pietro Casu nacque a Berchidda il 13 aprile 1878, settimo figlio di una famiglia dedita all’agricoltura e alla pastorizia. Ordinato sacerdote nel 1900 nella Cattedrale di Ozieri, insegnò lettere nei seminari vescovili di Ozieri (1901-1906) e Sassari (1919-1924). Dal 1912 fino alla sua morte nel 1954, fu parroco nel suo paese natale. Casu si distinse come scrittore, pubblicando diversi romanzi ambientati in Sardegna tra il 1910 e il 1929, tra cui “Notte sarda” (1910), apprezzato anche da Grazia Deledda. Compose nove canti di Natale, “Cantones de Nadale”, nel 1927, musicati da Agostino Sanna, che divennero parte integrante della tradizione natalizia sarda. Nel 1929 tradusse “La Divina Commedia” di Dante in sardo logudorese. Dedicò gran parte della sua vita alla compilazione del “Vocabolario Sardo-Logudorese-Italiano”, pubblicato postumo nel 2002, contenente 54.687 lemmi. Morì a Berchidda il 20 gennaio 1954.
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