Sciopero Pubblica amministrazione: a Sassari 2 momenti di protesta
Anche a Sassari i sindacati Cgil, Cisl e Uil della Funzione pubblica aderiscono allo sciopero generale dei lavoratori della pubblica amministrazione proclamato in tutta Italia, per rivendicare la risoluzione di una serie di tematiche e di criticità irrisolte da tantissimi anni.
Due, le manifestazioni previste per mercoledì 9 dicembre a Sassari. La prima si svolgerà alle ore 9.30 in Piazza Fiume, nel rispetto delle norme vigenti in materia di prevenzione Covid. L’altra, alle ore 12, le lavoratrici e lavoratori con le delegazioni sindacali si trasferiranno davanti al Pronto Soccorso cittadino in viale Italia, come momento di solidarietà e vicinanza a tutti gli operatori della sanità pubblica del territorio Sassarese, coinvolti e partecipi in maniera drammatica ed estenuante nella lotta all’epidemia da marzo ad oggi.
«Organizzando due distinte iniziative di mobilitazione in città – piegano i tre segretari provinciali Paolo Dettori (Fp Cgil), Armando Ruzzetto (Cisl Fp) e Augusto Ogana (Uil Fpl) –, si vuole ancora una volta sottolineare che gli sforzi e l’abnegazione dei lavoratori del pubblico impiego – Sanità, Enti locali, Amministrazioni Centrali –, per costruire e rafforzare una Pubblica Amministrazione e una Sanità pubblica efficienti e al servizio dei cittadini, si scontrano sovente con politiche governative che hanno bloccato in questi anni le assunzioni e favorito il precariato: 170.000 sono attualmente i lavoratori con contratti a tempo determinato e 500.000 i lavoratori che verranno a mancare alla Pubblica Amministrazione in breve tempo».
Nel settore della sanità, lamentano i sindacati, da troppo tempo le Politiche «trascurano gli elementi fondamentali della sicurezza sul lavoro e lesinano nella fornitura dei DPI nelle situazioni di emergenza, che non trovano le risorse per assicurare i rinnovi dei contratti nazionali di lavoro, determinando con l’imposizione di vacanze contrattuali lunghissime, danni economici irrecuperabili per perdita del potere d’acquisto dei salari e rivalutazione in basso delle quote di calcolo pensionistico».
«Scelte politiche – continuano – che a tutto servono tranne che a determinare tra i lavoratori quelle motivazioni e quella fiducia capaci di creare un benessere organizzativo e una crescita strutturale per un complessivo innalzamento dello standard di efficienza delle Amministrazioni Pubbliche».
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sono assolutamente convinte che la Legge di Bilancio deve migliorare il Paese e far ripartire l’economia. Così come una Pubblica amministrazione più capace e moderna serve al Paese. Ma non solo. Rinnovare i contratti pubblici e assumere più giovani e professionisti qualificati migliora la Pubblica amministrazione e il Paese.
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