Da Natale screening di massa in tutta la Sardegna
Per isolare i focolai e abbassare la curva dell’epidemia, la Regione ha deciso di avviare a Natale uno screening di massa in tutta la Sardegna. Una campagna a tappeto in cui potranno essere sottoposti a test rapido antigenico molecolare orofaringeo tutti i cittadini sardi. Un giro di vite contro il Covid-19 utile per assicurare un monitoraggio dettagliato dell’andamento della pandemia e innalzare il livello di sicurezza tra la popolazione residente.
Lo ha comunicato il presidente Christian Solinas dopo la riunione operativa svoltasi oggi tra l’Assessorato della Sanità, i vertici Ats e il professor Andrea Crisanti, il quale ha confermato il suo impegno a tutto campo nella strategia decisa dalla Regione per contrastare la pandemia sul territorio regionale.
Per lo screening di massa in tutta la Sardegna si utilizzeranno tamponi rapidi di due tipologie: il primo tipo, del quale sono in arrivo 800mila pezzi, è un tampone orofaringeo in grado di fornire l’esito entro 13 minuti. In arrivo anche 200mila test antigenici rapidi, sempre 13 minuti di attesa, che effettuano l’analisi del campione tramite un piccolo apparecchio elettrico e hanno un grado di affidabilità altissimo. I tamponi del primo tipo possono essere utilizzati anche all’aperto, in qualsiasi tipo di postazione, mentre i secondi necessitano di corrente elettrica. Il protocollo prevede che il test venga ripetuto dopo 7-8 giorni; coloro che risulteranno positivi saranno sottoposti a tampone molecolare.
«Tutta la struttura sanitaria regionale sarà mobilitata – precisa il presidente Solinas – e ci avvarremo della collaborazione della Protezione civile regionale, della Croce rossa e della sanità militare, con la quale è già avviata una interlocuzione finalizzata alla piena collaborazione. Mentre sono in arrivo i test acquistati, emerge il piano operativo con il quale la campagna di test sarà effettuata, partendo dalle aree considerate a maggiore incidenza della malattia per poi estendere lo screening a tutta l’Isola».
«I test saranno effettuati all’interno delle strutture sanitarie, ma all’occorrenza anche mediante postazioni mobili che saranno allestite con la collaborazione dei Comuni. Un modello già attuato con successo in vari Paesi del mondo – sottolinea il Presidente – in grado di assicurare l’immediato rilevamento dei positivi anche asintomatici, isolare i focolai e permettere un rapido abbassamento della curva di contagio».
«Fin da aprile – ricorda il presidente Solinas – avevo prospettato un modello per la Sardegna ispirato alle esperienze internazionali positive, come la Corea del Sud o Singapore, perfettamente idoneo anche alla nostra realtà isolana. Così come, nel mese di maggio, proposi il sistema dell’attestato di negatività per tutti gli ingressi nell’Isola: un modello che fu avversato per evidenti ragioni e interessi politici, e che oggi vedo invece realizzarsi con l’arrivo a Roma del primo volo Alitalia ‘covid-tested’ proveniente da New York, con a bordo 100 passeggeri».
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