Lega Sassari: «Noi i primi a chiedere» lumi sul «restauro della chiesa di Santa Maria in Bethlem»
«Non è la consigliera regionale Desirè Manca ad avere richiesto per prima lo stato di messa in sicurezza e restauro della chiesa di Santa Maria in Bethlem ma il coordinamento della Lega Sassari». A sottolinearlo la coordinatrice cittadina Marina Puddinu e il capogruppo in consigliere comunale Francesco Ginesu.
Sulle condizioni di degrado della Chiesa già il 10 novembre 2019 la Lega sezione di Sassari aveva presentato, per mezzo del capogruppo in consiglio comunale Francesco Ginesu, un’interrogazione in Cosiglio comunale con la quale si richiedevano informazioni sulla programmazione ed esecuzione di interventi urgenti di restauro e messa in sicurezza per la chiesa di Santa Maria in Bethlem, già programmati da tempo. È solo a seguito delle precipitazioni degli ultimi giorni che ad intervenire sul tema con dichiarazioni a mezzo stampa, è stata anche l’onorevole Desirè Manca.
«La Lega aveva già presentato un’interrogazione in Consiglio comunale oltre un anno fa – precisa la coordinatrice della Lega di Sassari, Marina Puddinu –. Ci fa piacere che anche il Movimento 5 Stelle, sebbene con un clamoroso ritardo, condivida la necessità di intervenire sulla chiesa. Non vorremmo che le ultime dichiarazioni dell’onorevole Desirè Manca servano solo a ricercare visibilità e consenso personale, dal momento che un anno fa nessun grillino sassarese si preoccupò di condividere la richiesta della Lega. Magari, se ci avessero ascoltato, si sarebbero potuti evitare danni ulteriori».
«Facciata, parti interne e lo stesso campanile necessitano di un consolidamento così da restituirli in tutta sicurezza ai fedeli e a tutti i cittadini, essendo la chiesa, oltre un luogo di culto anche un emblema storico di Sassari», commenta Ginesu.
«Le Amministrazioni comunali, dalla precedente del sindaco Nicola Sanna all’attuale di Nanni Campus – rimarca il Capogruppo della Lega Sassari –, hanno manifestato una certa continuità nell’ignorare la situazione in cui versa il tempio, nonostante si siano impegnate tramite conferenza stampa, ad accelerare l’intervento di lavori già programmati».
«In questo senso – continua Ginesu – si esprime anche il DUP (Documento Unico di Programmazione) 2019 2021 al paragrafo 3.1.3 dal titolo “Definizione programma per manutenzione del patrimonio pubblico”. Infatti, relativamente agli edifici di culto, attraverso la riprogrammazione delle economie di gara del Piano strategico “Grandi progetti Beni Culturali”, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, tramite l’Assessorato Lavori Pubblici della Regione Sardegna, ha messo a disposizione risorse per 680mila euro finalizzate ad un intervento di restauro della Chiesa di Santa Maria di Bethlem».
«Inoltre, – precisa il Capogruppo – sembra che i fondi ed i finanziamenti per gli interventi più urgenti siano stati stanziati e siano disponibili già da tempo».
A questo punto conclude la coordinatrice Marina Puddinu «bisogna promuovere ogni iniziativa per il raggiungere la piena messa in sicurezza la chiesa di Santa Maria in Bethlem».