• 25 Novembre 2024
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Sassari, prime vaccinazioni a 10 operatori sanitari dell’Aou

I primi due operatori vaccinati ValentinaMartinez GiuseppeFanciulli

SASSARI. «Ieri è stata una giornata molto importante, stiamo imboccando la strada giusta, che è quella della vaccinazione. Dopo 10 mesi di pandemia, e un tunnel molto lungo, si inizia a vedere una luce». Così ieri mattina il commissario dell’Aou di Sassari ha commentato l’avvio delle vaccinazioni anti-Covid degli operatori sanitari dell’Azienda di viale San Pietro.

Nella sala prelievi del Centro trasfusionale di via Monte Grappa le prime dosi di vaccino sono state somministrate a 10 operatori dell’Aou, tra dipendenti e operatori delle ditte esterne di vigilanza e portierato.

È stata Valentina Martinez, 30 anni, infermiera del Pronto soccorso la prima a ricevere la dose del vaccino. «Oggi è una giornata importantissima – ha commentato – e ringrazio l’Azienda per l’opportunità che mi ha dato. Auguro a tutti i colleghi di poterlo fare subito per debellare questo virus che ci sta provando fisicamente e psicologicamente. Che ci ha portato via anche molti affetti». La giovane infermiera ha vissuto in questi mesi la pandemia nella struttura di viale Italia e si è trovata a lavorare a stretto contatto con un team di colleghi che lei stessa definisce «fantastici». E da lei, che vede il vaccino una rinascita, parte anche l’appello agli operatori: «Vaccinatevi tutti».

Soddisfazione per la giornata l’ha espressa anche il direttore sanitario dell’Aou di Sassari, Bruno Contu, che ha sottolineato l’importanza della massiccia adesione da parte degli operatori sanitari, arrivata oltre al 99 per cento. Una adesione che non è soltanto dei medici, infermieri, operatori socio sanitari ma anche dei dipendenti delle ditte esterne, delle pulizie e del portierato, per un totale di circa 3200 persone. «È stata compresa l’importanza di questo momento – ha detto il direttore sanitario – e se oggi è una giornata simbolo, dal 4 gennaio inizierà la campagna di vaccinazione ufficiale che interesserà tutti».

Tra i primi a essere vaccinati, oggi anche il medico endocrinologo Giuseppe Fanciulli. Era stato lui il primo medico a mettersi a disposizione la notte del 14 marzo scorso quando, individuato il focolaio Covid nel reparto di Cardiologia del Santissima Annunziata, era stato necessario effettuare i tamponi a tutti gli operatori sanitari e pazienti di quel reparto. «Ho fatto quello che era necessario fare in quel momento – ha detto – credo che lo avrebbe fatto chiunque altro al mio posto. E quello di oggi è l’inizio di un percorso che porterà alla protezione dei sanitari, delle categorie più deboli e di tutta la popolazione».

Tra i protagonisti della mattinata anche Speranza Loriga, coordinatrice infermieristica del reparto di Malattie infettive che dal 7 marzo è impegnato con tutti i suoi operatori nella lotta a questa lunga pandemia. «La giornata di oggi ci consente di vedere uno spiraglio di luce – ha aggiunto la caposala – iniziamo a vedere la fine di questo periodo molto faticoso».

Emozionata anche la coordinatrice infermieristica del reparto Neuro Covid, Anna Bellu. «Abbiamo la speranza che il vaccino, unico strumento che al momento abbiamo a disposizione per la protezione sia individuale sia della collettività, possa dare i suoi frutti a breve».

A ricevere il vaccino anche un operatore socio sanitario impegnato nel reparto di Malattie infettive, quindi un’addetta al portierato e un ingegnere dell’Ufficio tecnico, tra i protagonisti nell’ambito della logistica delle strutture amovibili destinate all’accoglienza dei pazienti Covid. E anche chi ha vaccinato gli operatori, tra questi l’infermiera Daniela Ligios, ha definito la giornata come «storica, che dà speranza e un senso anche per tutti quelli che non ce l’hanno fatta».

Dal 4 gennaio quindi partirà la campagna vaccinale che vedrà impegnate quattro equipe, composte ciascuna da un medico, due infermieri e un ausiliare, che lavoreranno mattina e pomeriggio. «Contiamo di vaccinare ogni giorno circa 140 persone – ha precisato il dottor Antonello Serra che, assieme al professor Castiglia, coordinerà le equipe – e contiamo di finire entro il ventunesimo giorno, tempo necessario per somministrare la prima dose. Dopodiché riprenderemo dall’inizio con la seconda dose».

I vaccini somministrati sono arrivati da Olbia, sotto la scorta delle forze dell’ordine, in 5 contenitori da 195 fiale che consentiranno di somministrare 4.875 dosi.

L’Aou di Sassari, che è centro di stoccaggio per il Nord Sardegna, conserverà le fiale del vaccino nella struttura vaccinale della palazzina delle Medicine. Qui è stato posizionato un congelatore in grado di conservare il vaccino a una temperatura compresa tra -60 e -90 gradi centigradi. La struttura, presidiata da una guardia giurata, è predisposta anche per il monitoraggio continuo delle temperature.

È previsto un ulteriore arrivo di vaccini nella prima metà del mese di gennaio

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