• 24 Novembre 2024
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Sardegna in zona arancione: si attende l’Ordinanza del ministro Speranza

ministro Speranza

Sardegna in zona arancione: si attende l’Ordinanza del ministro della Salute Speranza che certifichi il passaggio.

Un duro colpo per la Sardegna il passaggio in zona arancione. Si attende infatti a ore la firma dell’Ordinanza del ministro della Salute Speranza che certifichi il “declassamento” a partire da domenica 24 gennaio. Una decisione giustificata dall’aumento dell’indice Rt (0,95) e dal tasso di occupazione delle terapie intensive al 31 per cento, un punto sopra la soglia massima del 30%. A cui si aggiunge anche l’aumento del tasso di positività (rapporto casi positivi-numero dei tamponi eseguiti), passato in un giorno da 3,97 al 6%.

Con il passaggio da zona gialla ad arancione l’Isola dovrà fare i conti con delle misure restrittive importanti.

Spostamenti

In area arancione è consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l’esclusione delle seconde case ubicate dentro e fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro.
Resta in vigore anche il cosiddetto “coprifuoco”: dalle ore 22.00 alle 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

Ristorazione

Vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
– dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
– dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande.
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.

Attività sportive

Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP.
È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base.

È consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti e le attività individuate nel decreto del ministro dello sport del 13 ottobre 2020, nonché gli allenamenti per sport di squadra, che potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento.

Uffici pubblici

Gli accessi negli uffici devono essere scaglionati, anche mediante prenotazioni di appuntamenti, e deve essere assicurata la frequente aerazione dei locali. Le amministrazioni curano che venga effettuata un’accurata disinfezione delle superfici e degli ambienti e che sia mantenuta un’adeguata distanza tra gli operatori pubblici e l’utenza.

Scuola

Attività in presenza piena nelle scuole primarie (infanzia, elementari e medie). Negli istituti superiori didattica in presenza alternata con un minimo del 50% e un massimo del 75% degli alunni. (in Sardegna dal 1° febbraio).

Centri commerciali

Resteranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Possono rimanere aperte all’interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, edicole e librerie, negozi di generi alimentari, tabaccherie.

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