A Nuoro la mostra della pittrice e illustratrice Maria Patrizia Sechi
Le opere, esposte alla Galleria Picassart di Marinella Picasso, saranno visibili fino al 17 dicembre.
NUORO | 8 dicembre 2024. Il progetto espositivo presente alla Galleria Picassart di Marinella Picasso, fino al 17 dicembre e all’interno del Circuito artistico Arti Visive Città di Nuoro “Autunno in Galleria”, ospita le opere della pittrice e illustratrice Maria Patrizia Sechi; quadri che spiccano per l’energia di luce e paesaggi dallo splendore delicato e caldo del en plein air, tanto da legittimare con propria personalità quell’arte intesa come pittura moderna di impressionisti e macchiaioli italiani.
Lo sviluppo professionale e lavorio impresso dalla manualità creativa di Maria Patrizia è evidente; sorprendente l’uso indifferente e di estrema qualità tecnica dell’olio, acquerello e del pastello per realizzare i segni meravigliosi della natura sarda e le preziosità della costa orientale o gli scenari naturalistici nuoresi di Ugolio e dell’Ortobene, sempre immersi in una esplosione di realistiche rappresentazioni di toni ed accurati definiti particolari.
Tutte le opere esposte meravigliano e ammaliano per l’intensità di luce solare che, talvolta, filtra tra gli alberi per ricamare una magia di suggestive ombre. E ancora gli orizzonti ampi e l’immensità dei paesaggi marini che, attraverso le onde, schiumano a riva alimentando giochi dagli effetti emozionali e incantesimi compositivi.
I paesaggi di luce dorata, le ambientazioni autunnali e le stesse visioni marine riflettono il tempo lento di una profonda meditazione interiore. Con tratto personale e indelebile del vero, Maria Patrizia interpreta in modo autentico e moderno la natura e i ‘suoi’ paesaggi: li descrive-raffigura nei diversi aspetti e con rinnovellata finezza e sensibilità realizza nitidi incastri luminosi e di fioriture che esaltano la bellezza rigenerante delle stagioni. La natura è evidenziata in tutti i suoi colori ed incantevoli espressioni, perché ispirata dalla luce del sole che ne segna ed indica particolari unici. La concezione importante dei paesaggi e la solennità compositiva si immergono nell’ariosità ed essenziale espressione di lucentezza e di ricercata prospettica da pura naturalista.
L’armonia nelle tele vive il senso dei contrasti e accostamenti che nascono dai naturali giochi di luce-colore colti nell’evoluzione naturale, a significare una pittura en plein air con capacità di sprigionare tutta l’energia vitale custodita nel mistero eterno che regola e sintonizza su cuncordu primordiale della natura. I paesaggi dell’artista nuorese realizzano grande intensità di sentimento e affascinano per il rapporto interpretativo di luce e colori con l’avvolgente senso di dinamicità.
All’interno della mostra verranno presentati anche due volumi, illustrati a pastello da Maria Patrizia e con i testi di Monica Corimbi, pubblicati da Penelope Editore e titolati Ri-mare e i Segreti dell’Erbario; dunque una poliedrica ed attiva artista, da seguire con attenzione nelle sue molteplici competenze professionali e tecniche di pittura a olio, acquerello, acquerello botanico, pastello, illustrazione digitale, illustrazione editoriale per l’infanzia e grafica.
Maria Patrizia Secchi, oltre ai ringraziamenti per quanti gli hanno offerto questa importante possibilità espositiva, ci sottolinea che «la produzione esposta riguarda principalmente i miei ultimi lavori, tra i quali ho voluto inserire alcuni dipinti di qualche anno fa per mostrare l’evoluzione soprattutto nella tecnica: anni di studio sul colore e la sua desaturazione per rendere il mondo naturale e la profondità, mi sono serviti per… tradirli un po’: i miei colori sono sempre più saturi, a testimonianza che ognuno di noi vede il mondo a modo suo e secondo la sensibilità del momento. I soggetti sono sempre il mondo naturale, anche quello dietro casa, senza cercare paesaggi epici, nei quali l’essere umano è assente. È la mia maniera di testimoniare che, pur essendo solo uno tra i tanti esseri che compongono la natura, l’uomo pensa di aver diritto a distruggerla, ma finisce per distruggere sé stesso ed è molto vicino a riuscirci. La luce è ciò che più mi attrae e ciò che cerco maggiormente. I controluce, il sole di fronte, sono la maggior parte dell’illuminazione nei miei lavori. Ma questo è solo ciò che riguarda me. Il dipinto, una volta finito è soprattutto di chi lo guarda».
Un messaggio concettuale, ideale e forte. E chi guarda i lavori di Maria Patrizia ne rimane conquistato, come da un raggio di sole!
Cristoforo Puddu
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