• 16 Settembre 2024
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A Pattada nasce il comitato “No in palas nostras” contro la speculazione energetica

Pattada comitato contro pale eoliche
Tenuta venerdì scorso la prima riunione pubblica per discutere le azioni da intraprendere per contrastare l’installazione nel territorio comunale di 5 pale eoliche.

PATTADA | 12 agosto 2024. Per contrastare la speculazione energetica è già pienamente operativo a Pattada il comitato “No in palas nostras”. Realtà nata dalla volontà di un gruppo di cittadine e cittadini in seguito all’assemblea informativa del 19 luglio scorso, voluta dall’Amministrazione Comunale per illustrare il progetto che prevede l’installazione nel territorio comunale di un parco eolico (5 aerogeneratori da 6,1 MW ciascuno) nell’area di Su Monte de Subra.

Dopo aver lavorato per stilare 15 osservazioni da inviare al Ministero dell’Ambiente contro il progetto presentato dalla IVPC Spa, i membri del Comitato hanno organizzato venerdì 9 agosto nella piazza principale del paese la prima assemblea pubblica per discutere delle future azioni da intraprendere. L’iniziativa ha destato la curiosità di numerosi pattadesi che in questo modo hanno avuto l’occasione per la prima volta di avvicinarsi a “No In Palas Nostras”. Comitato apartitico e pacifico che – sottolineano i componenti – «si pone in continuità ideale con gli altri comitati attivi in tutta la Sardegna per avviare un’opera di sensibilizzazione della popolazione e di contrasto attivo allo sfruttamento del territorio pattadese e della Sardegna da parte di questi speculatori».

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Fermamente a favore della transizione energetica dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, doverosa per mettere fine alle emissioni dannose per l’ambiente, “No in palas nostras” ritiene tuttavia «inaccettabili queste politiche di vero e proprio assalto al territorio sardo» a cui va posto un freno avviando «processi di coinvolgimento territoriale e progettazione partecipativa».
«Non è accettabile infatti – sottolinea ancora il Comitato pattadese – che la nostra terra diventi un enorme e incontrollato hub di produzione di energia per soddisfare fabbisogni di altri territori sempre più energivori, ricevendo in cambio solo misere compensazioni a fronte della distruzione del paesaggio e degli ecosistemi, accelerando così il processo di desertificazione ambientale, sociale e produttiva purtroppo già in corso».

Per “No in palas nostras” è quindi «necessaria una presa di coscienza da parte di tutti, singoli, associazioni, consigli comunali e amministrazioni, per ribadire con forza che il popolo sardo non si farà assoggettare a questa nuova servitù calata dall’alto».

Su questa linea il Comitato si propone dunque di perseguire i suoi scopi «attraverso lo strumento della stesura di osservazioni al procedimento di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), quello della mobilitazione territoriale dal basso, nonché la produzione di materiali informativi, l’organizzazione di dibattiti e iniziative culturali e il sostegno attivo alla raccolta firme per la legge d’iniziativa popolare Pratobello 2024».

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