A Tempio la prima giornata regionale delle Ute sarde, presente anche Ozieri
TEMPIO PAUSANIA. Lo scopo della giornata era quello di creare un evento fisso annuale nel quale fare il punto delle attività svolte dalle quaranta Università delle Tre Età (UTE) presenti in tutta la Sardegna e che associano circa 8mila persone. L’iniziativa patrocinata dalla Presidenza della Regione Sardegna e dal comune di Tempio Pausania, che ha messo a disposizione dell’evento il Teatro del Carmine, si ripeterà ogni anno in una sede e in una data che saranno fissate di volta in volta intorno alla metà del mese di novembre.
L’appuntamento del 18 novembre ha potuto contare sulla presenza dell’on. Andrea Biancareddu, assessore regionale alla Pubblica Istruzione, che sostiene finanziariamente le attività di tutte le UTE sarde. Alla conferenza hanno partecipato circa 120 persone provenienti dalle sedi di Quartu, Sanluri, La Maddalena, Siniscola, Nuoro, Carbonia, Sassari, Bosa, Oristano, Cagliari, Sinnai, Capoterra, Ozieri, Selargius e, naturalmente, Tempio Pausania. Molte altre UTE hanno seguito la cerimonia in diretta streaming dalle loro sedi o la seguiranno in modalità assembleare attraverso il video clip che si sta realizzando per l’occasione.
Gli interventi di saluto del sindaco di Tempio Pausania, Gianni Addis, della presidente della UTE locale Lina Rosa Antona e della presidente onoraria del CRUTES (Cordinamento Regionale delle UTE) Vincenzangela Fenu, hanno sottolineato il ruolo fondamentale che le UTE ricoprono nella vita sociale e culturale dei nostri centri, dove sono sempre più presenti persone che hanno ancora molto da imparare, da dare e da condividere. Concetti ribaditi dall’assessore Biancareddu, che ha consacrato la centralità del ruolo delle UTE nel panorama culturale regionale e ha dato l’annuncio, di un ulteriore aumento dei finanziamenti della regione Sardegna a sostegno delle loro attività.
Il presidente del CRUTES Gianfranco Dongu ha messo in luce i confortanti dati di crescita che le Università stanno vivendo in questi ultimi anni, con aumenti molto considerevoli di soci anche nell’anno accademico appena iniziato. Il ruolo di queste istituzioni nella vita sociale e culturale dei centri della Sardegna assume un valore sempre più importante e questa consapevolezza si sta facendo sempre più strada anche presso le amministrazioni comunali.
Coinvolgente, affascinante e profondo l’intervento del prof. Bachisio Bandinu, che ha approfondito il ruolo centrale e insostituibile delle UTE a sostegno di una vita attiva, partecipativa e positiva delle persone a conclusione della loro vita lavorativa, che custodiscono tesori di esperienza che vogliono condividere con gli altri curiosità intellettuali che l’associazione all’UTE permette di soddisfare.
La serata è stata sublimata dal melodioso canto del Coro di Aggius “Galletto di Gallura” e si è conclusa con un buffet. Paolo Sanna, segretario e organizzatore dell’evento, si è detto estremamente soddisfatto per la riuscita della giornata: «Scoprire nelle reazioni dei partecipanti di aver colto nel segno, nel valorizzare e diffondere la conoscenza di quello che le UTE svolgono a favore dei sardi, è stato un grosso impegno ma ne è valsa la pena».
Maria Bonaria Mereu
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