Abbanoa smentisce il commissariamento dell’azienda
La società conferma inoltre che non sono state accertate irregolarità sull’operato del CdA.
CAGLIARI | 5 marzo 2024. In risposta alle notizie apparse su alcuni organi di stampa sull’avvenuto “commissariamento” della società, Abbanoa ha diramato ieri una nota stampa per smentire ciò e confermare che non sono state accertate irregolarità in merito all’operato del Consiglio d’Amministrazione.
La vicenda nasce a seguito di una segnalazione del Collegio sindacale al Tribunale di Cagliari, il quale – si spiega nel comunicato – «si è limitato a convocare le parti per un confronto in contraddittorio, ritenendo che la Società, a garanzia della massima terzietà, debba parteciparvi per il tramite di un procuratore speciale ad hoc individuato dallo stesso Tribunale».
«Il ricorso del Collegio sindacale – evidenzia Abbanoa – è fondato su una serie di osservazioni che riguardano essenzialmente profili di comunicazione e informazione interni alla società ma non contestano aspetti sulla gestione». A tal proposito l’azienda precisa che «ha sempre garantito la completa disponibilità a consentire ogni dovuto controllo e ispezione al Collegio Sindacale, per cui non si comprendono le censure».
«Il Collegio sindacale, che ha attivamente e compiutamente partecipato alle attività sociali – si legge ancora nella nota –, è sempre stato edotto, anche alla luce di quanto dallo stesso riportato nelle relazioni formulate in occasione della formazione ed approvazione dei bilanci societari, della gestione societaria, senza mai sollevare contestazioni in ordine all’operato degli amministratori negli ultimi anni».
Abbanoa precisa inoltre che «la collaborazione con l’Ente d’ambito è sempre stata intensa e completa, come dimostra l’assenza di rilievi da parte del Collegio sindacale negli ultimi anni. Infine, quanto al rapporto con i soci, si rileva che è stata fissata un’apposita assemblea, che gli stessi hanno richiesto di rinviare. La società – conclude la nota di Abbanoa – fornirà ogni chiarimento al procuratore speciale nominato dal Tribunale».
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