Acqua non potabile, Ozieri Civica: perché «l’Ordinanza è stata emanata con un ritardo di 4 giorni?»
Il gruppo di minoranza interpella il Sindaco e l’Assessore alla Sanità.
OZIERI. Movimentata seduta di Consiglio comunale ieri sera sulla questione dell’Ordinanza del Sindaco di Ozieri dello scorso 19 settembre per l’acqua della rete pubblica non potabile. Un problema rientrato ieri pomeriggio e comunicato tempestivamente da Abbanoa, a seguito delle analisi interne effettuate dallo stesso ente che hanno confermato il riallineamento dei valori dell’acqua nei parametri di legge, con i nitriti nuovamente sotto la soglia dello 0,50 mg/l. Una comunicazione che da sola basterebbe per dare seguito a un’Ordinanza di cessato divieto di utilizzo potabile, ma che rimane a discrezione del sindaco, il quale può richiedere, giustamente, una contro analisi all’Asl.
L’allarme e le preoccupazioni della popolazione in città in questi giorni sono state tante, soprattutto perché successivamente si è venuto a sapere che (come poi riportato nell’Ordinanza sindacale disponibile sul sito istituzionale del Comune da ieri sera) già da venerdì 15 settembre erano stati riscontrati dei valori fuori norma dei nitriti, seppur irrisori. Da quello che si evince, dunque, per 4 giorni (dal 15 al 19) in città si è continuato a utilizzare l’acqua non a norma (niente di grave per la salute, come confermato informalmente a Logudorolive da Abbanoa). Crediamo, ovviamente, che dietro ci sia una ragione plausibile del perché la cittadinanza non sia stata informata in tempo. Ragioni che però, in primis, vuole conoscere la minoranza consiliare “Ozieri Civica” che ha presentato ieri sera un’interpellanza, a firma del capogruppo Marco Murgia, al Sindaco e all’Assessore alla Sanità, dove si chiede come mai, nonostante la comunicazione della Struttura complessa Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dell’Asl di Sassari fosse stata protocollata il 15 settembre 2023, l’Ordinanza è stata emanata con un ritardo di 4 giorni. Ed ancora, perché nell’Ordinanza non vi è un «riscontro delle indicazioni del SIAN che chiede “al signor sindaco di informare adeguatamente la popolazione compresi i titolari di esercizi pubblici che utilizzano direttamente l’acqua per le fasi di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande”».
Nell’interpellanza Ozieri Civica si domanda inoltre come: sia stato possibile «che nell’Ordinanza si invitino “i cittadini residenti nelle zone interessate, al rispetto delle prescrizioni contenute nel provvedimento” senza indicare nello specifico quali siano i provvedimenti suggeriti e soprattutto senza indicare con precisione il perimetro di riferimento dell’Ordinanza senza la verifica della mappatura della rete con l’Ente Gestore”, Abbanoa; che l’Ordinanza non sia scaricabile (da ieri sera però scaricabile ndr) dal sito del Comune dove c’è l’avviso di pubblicazione ma non è allegato il documento; che l’avviso sulla pagina Facebook del Comune sia apparso solo il giorno 20 settembre senza alcuna indicazione circostanziata; che a fornire informazioni aggiuntive nel corso delle giornate del 20 e del 21 siano stati esclusivamente profili personali e non istituzionali; che copia dell’ordinanza non sia stata trasmessa ai titolari degli esercizi pubblici, ma anche dei plessi scolastici, asili nido e delle strutture ricettive comprese le case per anziani, tramite l’ausilio dei VVUU come sempre in occasioni di emergenza; che il servizio autobotti sia stato attivato in maniera parziale solo dopo 4 giorni; che agli atti non risulti alcuna corrispondenza con l’ente gestore Abbanoa se non la comunicazione con cui si avvisava che sarebbe stato “attivato il servizio autobotti con stazionamento in via Giusti”; che alcuni organi di stampa comunicano che l’emergenza è finita mentre l’ordinanza è ancora in vigore».
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