Alessandra Cossu e Luca Luberto nuovi Terziari Francescani
Nel corso di una solenne cerimonia svoltasi a Olbia i coniugi Alessandra Cossu e Luca Luberto hanno professato con l’“Eccomi” l’adesione al Terz’Ordine Francescano.
MONTI-OLBIA. È trascorso oltre un secolo, quando nel 1915, come riporta il sacerdote dottor Francesco Amadu nei suoi studi diocesani, a Monti venne istituito il Terz’Ordine Francescano. Si trattava, scrive, quasi certamente solo di rinnovi di decreti, in quanto, come ebbe a verificare l’allora vescovo mons Filippo Bacciu, era già presente nel 1900 in tutte le parrocchie della diocesi. Tempi, quelli, in cui la comunità parrocchiale montina, sotto la guida spirituale di un illuminato sacerdote don Giovanni Maria Mazza (1900/1930), dava segnali di speranza verso l’appartenenza a Cristo. Fiorirono, una dopo l’altra, Associazioni erette canonicamente: “Le Conferenze di San Vincenzo” e delle “Dame di Carità” (1907); “Sacro Cuore di Gesù” (Pia Unione dell’Apostolato della Preghiera) (1911); nello stesso anno “Paggi del SS Sacramento”.
Nei giorni scorsi, dopo l’istituzione della Confraternita (2005), un altro importante segnale è pervenuto dalla nostra comunità parrocchiale, nella ripresa di quel cammino spirituale, interrotto praticamente prima della seconda guerra mondiale, ed ora ripreso da una coppia di devoti di Monti, residente in Olbia: i coniugi Alessandra Cossu e Luca Luberto.
Nel corso di una solenne, significativa ma semplice cerimonia, svoltasi nel capoluogo gallurese, hanno professato con l’“Eccomi” l’adesione al Terz’Ordine Francescano, con la Professione alla Regola (di per sé un impegno perpetuo). Un’appartenenza non casuale per la coppia, un sì convinto, frutto di inserimento realizzato mediante un tempo di iniziazione, un tempo di formazione di almeno un anno, preceduto da una vita di costante pratica cristiana, accompagnato da un’etica e una morale ineccepibili.
Una famiglia impregnata di fede e devozione: Alessandra figlia di Piero, già componente della Confraternita, scomparso prematuramente, devoto convinto come la moglie Forica, il nonno praticante, il bisnonno membro dell’associazione cattolica paesana dedicata a san Giovanni Battista. Luca, marito di Alessandra, un compagno fedele, ideale, devoto, pio, accolito che, in comunione con la moglie, professa gli ideali cristiani.
L’epilogo non poteva che tradursi, vista la vicinanza e la partecipazione, alla “fraternità locale”, alla “Professione nell’Ordine Francescano Secolare”.
Che cos’è il Terz’Ordine Francescano?
Molti cristiani giovani o meno, forse non lo conoscono o né hanno sentito parlare di sfuggita. Secondo il biografo francescano Frate Tomaso da Celano, l’idea dell’istituzione sarebbe nata a Francesco in seguito al miracolo delle rondini 1212, per altri, come conseguenza della sua predica agli uccelli, nel 1221. Rappresenta la più antica organizzazione di laici sotto la guida della Chiesa, da cristiani che per una vocazione specifica, si impegnano a vivere il Vangelo alla maniera di San Francesco d’Assisi, nel proprio stato laicale, osservando una “Regola” approvata dalla chiesa (attualmente quella confermata da Papa Paolo VI nel 1978). “Voi operate nel mondo a guisa di fermento, ripieni di spirito cristiano, consapevoli di dover camminare generosamente nella vita della santità”. L’esempio di Alessandra e Luca, sulle orme del poverello d’Assisi, sia da sprone per altre coppie o singoli cristiani, della nostra comunità parrocchiale, a perseguire gli ideali francescani.
Giuseppe Mattioli
Per approfondire ulteriormente: Ordine Terz’Ordine Francescano