Alessandra Todde: «Serenamente al lavoro, legittimata a continuare a lavorare per i sardi»
CAGLIARI | 4 gennaio 2024. Serena e sicura di sé. È apparsa così la presidente della Regione Alessandra Todde, durante l’incontro di questa mattina con i giornalisti, all’indomani della notifica di decadenza da consigliera regionale da parte del collegio di garanzia della Corte d’Appello per presunte irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali. Queste le sue parole.
Sono serenamente al lavoro, come potete vedere, anche dopo un confronto con la mia maggioranza. Ovviamente l’atto amministrativo che è arrivato dalla Corte d’Appello di ieri seguirà il suo percorso e sarà ovviamente gestito dai miei avvocati. Io ribadisco la piena fiducia nei confronti della magistratura, la piena fiducia ovviamente su quelle che sono le azioni che sono state fatte dal comitato che mi ha rappresentato per le elezioni. Quindi, quello che io posso dire è che ho la piena motivazione e la piena legittimazione di continuare a lavorare per i sardi e così farò.
Presidente, quanto sarà difficile continuare a lavorare con una serie di scadenze importantissime, con questa spada di Damocle della decadenza?
«Ma, intanto non sarà difficile nella misura in cui io voglio ricordare a tutti, che noi siamo stati eletti per fare è servire i sardi e questo chiaramente non finisce fino a quando non ci sono atti definitivi. Quindi, noi continuiamo a lavorare con assoluta motivazione, perché per questo siamo stati eletti e per questo riceviamo soldi pubblici. Ci mancherebbe che non continuiamo a lavorare in maniera motivata come come dobbiamo fare. Il tema della legittimazione non si pone, ripeto, nella misura in cui non si non ci sono atti definitivi. Il Consiglio regionale farà il suo percorso e nel frattempo continuiamo a lavorare con assoluta motivazione, soprattutto con assoluta legittimazione».
Il Consiglio regionale fare il suo percorso, cosa vuol dire?
«C’è una Giunta per le elezioni che farà le sue valutazioni, il suo percorso, e poi chiederà al Consiglio regionale di esprimersi con i tempi che sono ovviamente propri del Consiglio regionale. Nel frattempo, dal punto di vista del mio percorso io farò tutto quello che i miei avvocati riterranno corretto per difendermi nelle sedi opportune».
Il ricorso?
«Il ricorso è assolutamente normale. Credo che ci si debba ovviamente difendere. Io e soprattutto i miei avvocati non condividiamo le osservazioni. Senza entrare nel merito, perché non è mio compito entrare nel merito, è giusto ribadire le proprie ragioni nelle sedi competenti e questo è quello che noi faremo».
Ma nelle irregolarità che le vengono contestate per le sulle spese elettorali, è possibile che ci siano stati degli strafalcioni?
«A noi non risulta. Quindi, chiaramente, abbiamo una posizione che è completamente diversa rispetto a quella della Corte d’Appello, però siccome giustamente il principio del diritto è un principio che va discusso nelle sedi opportune, sarà discusso nelle sedi opportune. Io credo che sia inutile in questo momento discutere del merito. Lo faranno gli avvocati, certamente non io. Questo è quello che legittimamente faremo. Quello che posso dire è che io sono assolutamente certa della legittimità del mio operato. È assolutamente certa che i miei atti sono stati atti corretti, poi ovviamente ci confronteremo».
Quindi lei ritiene che non ci sia irregolarità nelle spese elettorali, nella rendicontazione?
«Sicuramente non nel merito».
Ma lei ha già presentato una memoria nei mesi scorsi?
«Noi abbiamo ricevuto delle osservazioni da parte della Corte d’Appello e abbiamo risposto con una memoria. In questo modo collaborativo, come abbiamo sempre fatto, continueremo assolutamente a confrontarci nel merito».
Avete stabilito oggi con i capigruppo quale sarà il percorso successivo? Il provvedimento passerà prima in Giunta delle elezioni e poi in Consiglio regionale. In che tempi, nel caso ne abbiate parlato.
«Questo lo vedrà ovviamente nella sua piena autonomia il presidente del Consiglio, la Giunta per le elezioni e il Consiglio regionale. Il presidente della Regione ha, come dire, delle competenze che sono quelle della Giunta regionale. Il presidente del Consiglio farà il percorso che ritiene più opportuno. Su questo ci siamo confrontati. Ci siamo confrontati soprattutto, come dovevamo fare oggi, non nel merito, ma dal punto di vista politico e dal punto di vista della nostra azione che deve essere un’azione che va avanti con forza, perché noi abbiamo comunque la legittimità delle elezioni. Siamo una maggioranza che è stata votata dai sardi e vogliamo legittimamente continuare a lavorare per l’interesse dei sardi».
Lei pensa che quando arriverà in Aula ci potrebbe essere uno scontro tra politica e parte amministrativa?
«No, in questo momento è fantascienza. Quello di cui voglio parlare sono temi concreti e credo che sia importante distinguere il piano politico dal piano amministrativo e dal piano giudiziario. Io, come ho ribadito ieri, ho piena fiducia alla magistratura come deve essere, essendo una persona lineare e per bene, quindi in questo mi muoverò. Poi, come dire, le dinamiche della politica sono altre dinamiche che non devono entrare nei contesti giudiziari o nei contesti amministrativi. Credo che sono proprio mondi distinti».
Ha sentito il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte e la segretaria del Pd Elly Schlein?
«Li ho sentiti, chiaramente ho il supporto della mia forza politica e di tutte le forze politiche della mia maggioranza, che ovviamente stanno lavorando per sostenermi».
Se l’aspettava?
«No, non sono un’indovina (ride). Credo che queste cose debbano essere affrontate nella misura in cui accadono. Bisogna avere la forza della verità dei fatti, io so lavorare solo così».
Presidente, farà ricorso? Cosa è successo?
«Ma quello che è importante che c’è stato un atto amministrativo. Io ovviamente ribadisco la piena fiducia alla magistratura. Chiaramente i miei avvocati si opporranno in tutte le sedi disponibili, quindi seguiremo il percorso possibile per poter dimostrare le nostre ragioni nelle sedi competenti. Questo faremo. Diverso il discorso politico. Noi siamo una maggioranza legittimata che ha il dovere di governare per i sardi e questo continueremo a fare fino a quando non ci saranno atti definitivi. Questo lo voglio dire in maniera forte chiara perché non voglio che i sardi pensino che questa vicenda ci possa distrarre. Abbiamo temi importanti che sono quelli della sanità, che sono quelli dei trasporti, che sono quelli della povertà, che sono quelli del lavoro e noi siamo stati eletti per questo, di questo ci dobbiamo occupare. Poi sui temi amministrativi ovviamente se ne occuperanno gli avvocati nelle sedi competenti e noi ci atterremo a quelle che saranno le decisioni con assoluta e mutata serenità».
Che clima c’era in questo vertice?
«Coeso. La cosa che veramente mi ha fatto tantissimo piacere è respirare la solidarietà della mia maggioranza. C’erano tutti i capigruppo, ho ricevuto centinaia e centinaia di messaggi e devo dire che è il bello di aver ribadito ancora una volta quello che era lo slogan della nostra campagna elettorale, il momento del noi. Ecco, noi abbiamo dimostrato di essere noi anche oggi».
Dal centrodestra alcuni attacchi, li ha letti?
«Io onestamente lascio il piccolo cabotaggio ad altri. Noi ci occupiamo di governare».
Le spese elettorali, gli strafalcioni, che cosa che cosa è successo?
«Io su questo non entro nel merito, lo faranno gli avvocati e vedremo nel merito quello che è stato contestato. Io posso dire personalmente che siccome le mie spese sono state gestite da un comitato elettorale, io personalmente non ho sostenuto nessuna spesa, sono forte di questo e sono forte del fatto che ho condotto una campagna elettorale per la coalizione assolutamente legittima. Quindi ho molta serenità da questo punto di vista».
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