Ancora bloccato il bando sui riproduttori, la denuncia di Coldiretti Nord Sardegna
Il presidente Cualbu: «Quando alla vigilia della fiera di Ozieri ad aprile avevamo chiesto lumi il bando era in predisposizione ma ad oggi non è stato ancora pubblicato».
«Non è stato ancora pubblicato il bando su riproduttori e fattrici di qualità nonostante sia stata annunciata la predisposizione da due mesi». La denuncia arriva da Coldiretti Nord Sardegna che si fa portavoce del malessere degli allevatori dei bovini da carne che ieri hanno invece avuto una buona notizia dal Ministero delle Politiche Agricole con la firma del decreto di 144 milioni a livello nazionale (+ altri 80 in arrivo) per “Intervento a favore dei produttori del comparto zootecnico tramite la previsione di aiuti eccezionali di adattamento per i danni indiretti subiti in seguito all’aggressione della Russia contro l’Ucraina”.
«È da mesi che aspettiamo il bando sui riproduttori e fattrici di qualità pregiata registrati nei libri genealogici o nei registri di razza, per migliorare la produzione e incrementare la qualità delle carni bovine – afferma il presidente di Coldiretti Nord Sardegna Battista Cualbu –, quando alla vigilia della fiera di Ozieri ad aprile avevamo chiesto lumi il bando era in predisposizione ma ad oggi non è stato ancora pubblicato».
«Un bando importante per il settore – continua il presidente – che negli anni ha contribuito al miglioramento degli allevamenti ma è fondamentale avere dei tempi certi nella pubblicazione dei nuovi bandi cosi come occorre accelerare e chiudere le pratiche pregresse che sono ancora aperte. Per questo – evidenzia Cualbu – sollecitiamo l’assessorato per aprire il prima possibile il bando».
Il decreto firmato dal ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli, dopo che Coldiretti nelle ultime settimane ha esercitato presso il MIPAAF una forte azione per destinare adeguate risorse agli allevamenti zootecnici, fra i più colpiti dagli aumenti dei costi delle materie prime e dalla crisi Russo-Ucraina, destina 144 milioni per le filiere delle vacche da latte, vacche a duplice attitudine, bufale e i vitelloni di età 12-24 mesi macellati.
«Un provvedimento – scrivono dal ministero – che mira a sostenere alcuni settori del comparto zootecnico maggiormente colpiti dall’aumento dei costi di materie prime, dal caro energia e dalle conseguenze dirette e indirette del conflitto in Ucraina, con l’obiettivo di favorire metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, del clima e del benessere animale».
«L’erogazione di queste risorse – ricorda il direttore di Coldiretti Nord Sardegna Ermanno Mazzetti – sarà effettuata entro il 30 settembre prossimo. Gli aiuti verranno infatti inglobati nel pagamento accoppiato 2021 del settore zootecnico, attualmente in fase di erogazione da parte di AGEA. In tal modo, si dovrebbero incrementare mediamente gli importi dei premi accoppiati di circa il 65%».
Le uniche eccezioni sono rappresentate dalle vacche da latte appartenenti ad allevamenti siti in zone montane e dalle bufale dove l’aumento del premio è stato incrementato rispettivamente del 75% e del 164% in considerazione della specificità di questi comparti e della conseguente maggiore esposizione agli effetti della crisi.
Il ministero sta inoltre intervenendo con un ulteriore provvedimento di 80 milioni di euro di risorse nazionali destinato agli altri settori zootecnici (suini, vitelli fino ad 8 mesi allevati per almeno 4 mesi in Italia, bovini di razze autoctone, ovi-caprini, conigli, galline ovaiole, tacchini, polli da carne e le imprese di trasformazione avicola), colpiti dall’aumento dei costi delle materie prime, che sarà esaminato nella prossima seduta della Conferenza Stato Regioni, prevista per il 6 luglio.
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