Anglona e Coros, a Tergu la prima edizione del Festival Gal
Il presidente del Gal Gianfranco Satta: «Con questo evento puntiamo a offrire una destinazione turistica alternativa al mare».
TERGU. Il Gal Anglona Coros, in collaborazione con la Scuola di musica Giuseppe Verdi di Alghero, ha organizzato per domenica 8 ottobre la prima edizione del Festival Gal delle ruralità. Una giornata identitaria e di promozione turistica – tra musica, prodotti tipici e natura – di due territori del Nord Sardegna, l’Anglona e il Coros, ricchissimi di arte, storia e folklore. L’evento si svolgerà a Tergu, dove alle 17:30 si terrà un concerto nella chiesa romanica di Nostra Signora con protagonisti Anna Vilardi al violino, Simone Sassu al pianoforte, e i gruppi corali APS di Nulvi, Coro Cuncurdu di Castelsardo, AC Coros di Florinas e ACF coro femminile melodias di Uri. Al termine, i visitatori potranno godersi la serata nel sagrato e respirare l’atmosfera frizzante del piccolo paese dell’Anglona.
«Con questo evento – ha sottolineato il presidente del Gal Gianfranco Satta – puntiamo ad attirare l’attenzione sul territorio dell’Anglona e del Coros, che possono offrire una destinazione turistica alternativa al mare, in un periodo che consente di allungare la stagionalità e che al tempo stesso valorizzi la rete di imprese che lavorano per offrire servizi turistici mirati. Non sarà un evento a sé stante, ma il primo di altri appuntamenti che organizzeremo nel territorio, con l’obiettivo di coinvolgere le comunità».
Festival Gal è una manifestazione che fa parte di un discorso più ampio di valorizzazione territoriale, che il Gal sta sviluppando da diverso tempo e che racchiude nel brand “Terre che rigenerano” il significato di luoghi immersi tra valli e pianure del Nord Sardegna, meta di un turismo sostenibile, detox, depurativo. Il Gal vuole quindi puntare sui 6 paesi del Coros e 11 dell’Anglona, e creare una vera e propria destinazione turistica mirata. Per questo, ha lanciato il progetto An.Co.R.A. (Anglona Coros Ruralità e Ambiente), con l’intento di coinvolgere i portatori di interesse del territorio e offrire al visitatore un servizio turistico personalizzato, che fa dell’economia locale artigiana, enogastronomica e culturale un punto di forza. Un connubio, dunque, tra produzioni tipiche e natura per rafforzare l’identità territoriale.
In altre parole, l’obiettivo è quello di costruire dal basso una destinazione turistica che sappia valorizzare ciò che il territorio offre e mettere a sistema le produzioni locali. Da qui l’idea di valorizzare i colori, i silenzi, i paesaggi per proporsi sui mercati come una destinazione in grado di accogliere chi vuole dedicarsi al relax, immergendosi in un’oasi di pace. Infatti, “Anglona Coros Terre che rigenerano” significa questo, distinguersi per i servizi dedicati ai visitatori e turisti che hanno voglia di staccare completamente per rigenerarsi.
Il Festival Gal da questo punto di vista, oltre che essere un momento di svago e di intrattenimento, è uno strumento operativo utile a rafforzare l’immagine del territorio, puntando in questa stagione a presentare le aeree interne al turista marino balneare, cosiddetto “di rimbalzo”.
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