Anna Kauber presenta le sue “donne pastore”: «Sorprendente Sardegna al femminile»
CAGLIARI. «Voglio restare in Sardegna perché mi ha svelato qualcosa di importante, la testimonianza delle donne nell’insieme è stata sorprendente». Con queste parole la regista e scrittrice Anna Kauber ha presentato alla Cineteca sarda di Cagliari il suo pluripremiato docu-film “In questo mondo” alla XIII edizione del “terre di confine” film festival.
Introdotta dal direttore della sede regionale della RAI Giovanni Maria Dettori, accanto all’esuberante “pastora” di Arbus, Efisia Podda (una delle più singolari protagoniste del film), la Kauber ha spiegato come la figura femminile nel mondo pastorale soffra di una certa marginalità, soprattutto storica, ma che pur essendo i numeri molto minoritari, sia di grande contenuto e rilevanza.
«La Sardegna – ha affermato la regista – è stata forse la regione dove ho faticato di più a trovare donne, forse perché qui questa cultura millenaria pastorale è fortemente maschile e anzi direi patriarcale. Per cui le donne raramente agivano alla pastorizia. Tuttavia nel film ci sono queste presenze di donne giovani e meno giovani, e credo che la vostra isola abbia davvero antropologicamente una rilevanza particolare».
Kauber, che da anni documenta e divulga la vita e il lavoro nel mondo rurale, dopo la proiezione della sua applaudita opera documentaristica si è intrattenuta a lungo a dialogare con il pubblico, e ha annunciato che alcune delle principali protagoniste del suo film, Lucia Colombino di Nulvi e Michela Agus di Lanusei, saranno presenti in collegamento video sabato ad Asuni per raccontare aspetti inediti della pastorizia al femminile in Sardegna.
La serata è stata presentata dalle direttrici artistiche Antonella Puddu e Michela Anedda con la partecipazione del direttore della Cineteca, Antonello Zanda.
Il festival prosegue oggi ad Asuni, dove fino a domenica si terranno proiezioni, incontri con autori e tanto altro. Oggi a partire dalle 19.15 è in calendario la proiezione di “The Rugged Island: A Shetland Lyric” di Jenny Gilbertson (docufilm, commedia – 1933 – 56’ – muto); di “Altura” di Mario Sequi con la presenza di Franca Farina del Gremio dei sardi di Roma, e infine “The Edge of the World” di Michael Powell.
IL PROGRAMMA DI DOMANI (sabato 26 settembre).
Alle 17.30 al MEA si terrà l’inaugurazione della mostra di Chiara Mulas: ‘Le vene rosse di Ulassai’ e trittico video ‘Ruviu, Biancu, Nigheddu’. Video di presentazione di Chiara Mulas e introduzione di Antonella Puddu.
Alle 18.30 all’Anfiteatro (in caso di pioggia al MEA), Concerto al tramonto “Dark Shade of the Mood, progetto musicale originale per “terre di confine” filmfestival di Alessandro Puddu al basso e Tore Anedda alla batteria, sotto la guida del trombettista Riccardo Pittau.
Alle 20 all’Anfiteatro il regista Tomaso Mannoni introduce e presenta i temi della serata, per lasciare spazio all’anteprima del suo documentario “Sonallus”. Quindi proiezione in prima visione italiana del documentario “Clavel”, preceduto da un video-saluto della regista Shona Main, e quindi di “In questo mondo”, con la presenza di Anna Kauber.
Alle 22.30 all’ Anfiteatro proiezione di “The Wicker Man – Final cut” di Robin Hardy, film per adulti in inglese con sottotitoli in italiano. Domenica grande attesa per “Padenti”, l’ultimo lavoro di Marco Antonio Pani in prima visione regionale assoluta.