Asl di Sassari. Lingua blu, nuove regole per la movimentazione dei bovini
Istituite le zone di restrizione per la circolazione del virus della febbre catarrale degli ovini in alcuni comuni del Meilogu. Il 9 gennaio previsto un incontro con le associazioni di categoria per fare il punto sulla situazione.
SASSARI | 7 gennaio 2014. Lo scorso 29 dicembre, l’Asl di Sassari, accogliendo il provvedimento dell’Assessorato alla Sanità della regione Sardegna, ha istituito attraverso il servizio Veterinario di Sanità Animale le zone di restrizione per la circolazione del virus della febbre catarrale degli ovini (lingua blu da sierotipo 8), limitandole alle sole aree con segnalazioni confermate di presenza virale, nello specifico nel territorio del Meilogu (Banari, Cossoine, Ittiri, Padria, Romana e Thiesi) e in alcune aziende di Bono, Pattada e Ozieri.
L’atto regionale, previsto dai regolamenti comunitari e dai decreti legislativi nazionali, ha infatti definito le nuove regole per la movimentazione sia in Sardegna sia verso la Penisola degli animali sensibili alla malattia, in particolare dei bovini. «Il provvedimento – specificano dall’Asl – è stato adottato anche grazie alle condizioni meteo climatiche non favorevoli alla circolazione dell’insetto vettore (che agisce pungendo gli animali soprattutto all’imbrunire e di notte), e alla favorevole situazione epidemiologica nel Nord Ovest della Sardegna».
«Finalmente – sottolinea il direttore del servizio Veterinario dell’Azienda, Francesco Sgarangella – sì gestisce questa malattia trasmessa da insetti vettori secondo un’analisi del rischio, evitando complicazioni superflue per la commercializzazione degli animali, questo in attesa dei vaccini che la Regione sta provvedendo ad acquistare».
«In questa particolare situazione – spiega il dirigente del servizio di sanità animale, Giuseppe Bitti – gli allevatori possono sfruttare tale possibilità che consente di vendere gli animali soprattutto verso i centri d’ingresso della Penisola. Un percorso reso possibile anche grazie alla definizione, da parte del Ministero della Salute, delle cosiddette zone stagionalmente libere nelle quali non circolano né insetti vettori né il virus grazie alle temperature rigide notturne».
Soddisfazione viene espressa dal direttore generale dell’Asl di Sassari Flavio Sensi che annuncia per il prossimo 9 gennaio un incontro con le associazioni di categoria per fare il punto sulla situazione legata alle criticità della febbre catarrale degli ovini, in particolare nel settore bovino.
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