• 16 Settembre 2024
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Aumento casi di Lingua blu in Gallura, Coldiretti: «Si distribuiscano subito i vaccini»

Bovini in Gallura
Gli allevatori dei bovini preoccupati per il possibile blocco della movimentazione degli animali.

Continua a crescere la preoccupazione in Gallura per la diffusione della Lingua blu, in particolare del sierotipo 8. Dopo l’allarme lanciato recentemente da Coldiretti Nord Sardegna, l’associazione rinnova le richieste alle istituzioni, per un problema che ha visto un costante aumento dei casi nelle ultime settimane, mettendo in seria difficoltà l’intero sistema dell’allevamento bovino. «La recrudescenza della malattia – sottolinea Coldiretti – non solo costituisce una minaccia per la salute degli animali, ma rischia di avere gravi ripercussioni economiche sulle aziende agricole del territorio, soprattutto in un momento cruciale per la stagione bovina».

Coldiretti Nord Sardegna, attraverso il suo presidente Antonello Fois, rinnova la richiesta di un intervento tempestivo, dotando gli allevatori bovini dei vaccini necessari per tutelare il bestiame, in particolare quelli che necessitano di movimentare gli animali. «Le dosi ci sono, ma è cruciale che vengano consegnate subito agli operatori del settore. La rapidità è fondamentale per la vaccinazione, e la mancanza di una pronta azione potrebbe avere conseguenze disastrose per il comparto».

Sebbene gli interventi regionali degli scorsi anni siano stati valutati positivamente, Coldiretti sottolinea la necessità di un ulteriore sforzo per evitare un blocco del mercato in un periodo critico per le aziende bovine. Continuare a operare significa consentire agli allevatori di rispettare i contratti stipulati e garantire così il proseguimento delle vendite e degli incassi, senza il timore di dover fermare la movimentazione del bestiame.

Il direttore di Coldiretti Nord Sardegna, Ermanno Mazzetti, evidenzia infine l’importanza di integrare le misure di vaccinazione con l’uso di antiparassitari, essenziali per limitare la diffusione della malattia. «È fondamentale che anche il comparto ovino sia dotato degli strumenti necessari per prevenire la propagazione del virus», conclude.

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