Avvocato Iai: sull’operato della Diocesi di Ozieri «inaccettabili congetture»
OZIERI. In relazione alla continua diffusione di notizie da parte degli organi di stampa e dei media sulla presunta gestione di somme in distonia con gli scopi solidali e di carità istituzionalmente propri della Diocesi di Ozieri, l’avvocato Ivano Iai ha diramato un comunicato in nome e nell’interesse dell’ente religioso, rappresentato dal vescovo mons. Corrado Melis. Di seguito il testo integrale della nota.
«Secondo talune ricostruzioni giornalistiche apparse nei media tra il 17 e il 18 luglio 2021, la Diocesi di Ozieri è oggetto, ancora una volta e inopinatamente, di maldicenti illazioni con le quali si allude a un impiego distorto delle risorse di cui ha – e ha avuto – la disponibilità per lo svolgimento delle funzioni istituzionali e di natura morale.
Ferma l’inaccettabilità di congetture intorno a cifre immaginifiche, chiaramente falsificate al solo e suggestivo scopo di captare l’attenzione dei lettori fino a condizionarne subdolamente il genuino convincimento sulla realtà dei fatti, ciò che più amareggia e sorprende è la reiterata volontà – fortunatamente circoscritta ad alcune fonti di informazione con il triste primato del vaniloquio – non solo di ferire l’ente religioso che opera correttamente e secondo lo spirito solidale e di carità finora mai sostituito o condizionato da interessi particolari o nepotistici, ma anche, e principalmente, di disorientare la comunità locale dei fedeli, la cui fiducia nella Diocesi si tenta malevolmente di affievolire.
Si riafferma, allora, per l’ennesima e, si confida, ultima occasione, che la Diocesi di Ozieri ha sempre operato nel rispetto delle finalità religiose e solidali anche sul piano economico, impegnando le proprie risorse nello spirito di interventi mai affrancati da comprovate situazioni di disagio individuale, familiare o lavorativo.
E nell’apprestare siffatti interventi, la Diocesi è stata sollicita ac provida giacché ha potuto giovarsi della preziosa collaborazione della Caritas locale e, con essa, della cooperativa solidale senza fini di lucro Spes, suo braccio operativo, cui sono state destinate somme regolarmente documentate, contabilizzate e rendicontate nell’inequivocabile e incontestabile assenza di interferenze o condizionamenti da parte di alcuno, men che meno di S.Em. Rev.ma il Cardinale Angelo Becciu, del tutto estraneo alle iniziative dell’ente religioso come viceversa ventilato dalle sbornie speculative delle testate giornalistiche sopradette».
L’insistenza nello sciorinare cifre periodicamente fluttuanti e il vagolare secondo l’astuta metafora dell’enorme intorno a suggestivi condizionamenti nella destinazione e nell’uso delle risorse diocesane è, e continua a essere, frutto di una esacerbata ricerca dello scandalo che appanna il solo argomento visibile a una lettura onesta delle carte: la disponibilità di dati e documenti che certificano circostanze del tutto diverse da quelle veicolate dalla presunzione del sapere de omnibus rebus mundi».