• 22 Novembre 2024
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Banari, grande successo per la sagra della cipolla dorata

Demuro e Pomata con Carta sagra cipolla dorata di Banari
Consegnato il premio “Cipolla dorata di Banari” al tenore Francesco Demuro e allo chef Luigi Pomata. Migliaia di visitatori negli stand fino a tarda notte.

BANARI. «È stato un grandissimo successo grazie alla presenza di ospiti di rilievo come Francesco Demuro, Luigi Pomata e Giuseppe Carta. Visto il grande e inaspettato numero di presenze, il merito va soprattutto all’impegno dei volontari e al giusto connubio tra arte, cultura e tradizione. Un grazie anche ai produttori». Luciana Sassu, presidente della Pro Loco di Banari che ha organizzato l’evento, commenta così la riuscita della “sagra della cipolla dorata”, andata in scena sabato 22 luglio nel piccolo centro del Meilogu con migliaia di visitatori che si sono intrattenuti negli stand fino a tarda notte.

Uno dei momenti più importanti della manifestazione senza dubbio è stato quello della consegna – durante la cerimonia in piazza Umberto I aperta dal gruppo folk Bubalis di Siligo – della scultura simbolo del Premio “Cipolla dorata di Banari”, realizzata e donata dallo scultore internazionale Giuseppe Carta. A ricevere il prestigioso riconoscimento sono stati due grandi personalità che portano in alto il nome della Sardegna nel mondo e per il loro legame con il borgo in pietra rossa del Meilogu: lo chef di Carloforte Luigi Pomata e il tenore di Porto Torres Francesco Demuro.

«Per me questo premio ha un grande valore», ha commentato lo chef stellato Pomata, che utilizza la cipolla di Banari nei suoi piatti dal 1997. «La mia tata – ha ricordato – era di Banari e sono cresciuto con gente di questo paese. È un riconoscimento che mi fa molto onore, perché valorizziamo il nostro territorio con un prodotto della nostra terra, povero ma con una grande storia». Lo chef ha poi lavorato ai fornelli con i suoi collaboratori per offrire ai partecipanti un piatto semplice ma raffinato, come hanno fatto anche i soci delle Pro Loco di Banari, Thiesi, Uri, Usini e Villanova Monteleone nei rispettivi stand della manifestazione proseguita fino a tarda notte con migliaia di visitatori.

Chef Pomata
Una dimostrazione dello chef stellato Luigi Pomata

«Questo premio significa per me tornare alle origini – ha dichiarato Francesco Demuro, che ha poi cantato due brani –. Le mie radici affondano nel Logudoro – ha raccontato –, dove tutto iniziò tanti anni fa quando ero bambino e dove la gente ha iniziato ad amarmi. Io ho sempre cercato di ricambiare l’affetto delle persone facendo quello che sapevo fare bene, cioè cantare i canti logudoresi. Si può dire che oggi sono ritornato a casa, e qui ricarico le batterie per la nuova stagione abbracciando la mia gente di Sardegna. Voglio continuare a costruire quello che sto facendo, mattone su mattone – aggiunge il tenore reduce dal recente successo di Parigi – portando più in alto possibile il nome della Sardegna».

Lo scultore e pittore banarese Giuseppe Carta, che ha condiviso appieno il riconoscimento assegnato a Pomata e Demuro, è stato insignito in passato di importanti premi perché celebra nelle sue opere la terra e la natura che danno nutrimento. Ogni frutto, ogni ortaggio, come la caratteristica cipolla di Banari, è per lui fonte di bellezza che si manifesta carica di grande simbologia terrena e spirituale. Carta li rappresenta come delle persone, in veri e propri ritratti volti ad evidenziare non tanto le fattezze assunte, quanto l’importanza della loro stessa esistenza e l’individualità raggiunta e costruita nel tempo, nello spazio giorno dopo giorno.

Soddisfatto della riuscita dell’evento anche il sindaco di Banari Francesco Basciu. «Questa Sagra – ha detto – è molto importante per noi perché segna anche il superamento di qualche problema di mobilità che abbiamo avuto nell’ultimo periodo. E di questo dobbiamo ringraziare la Pro Loco, perché i due premiati ci hanno dato un grande valore aggiunto».

Durante la giornata sono state proposte diverse attività: dalla ciclopedalata organizzata dall’associazione sportiva Trumabikers, all’escursione a piedi guidata da Beniamino Carta, fino a “Libri all’aria” promossa in collaborazione con la biblioteca comunale di Banari, e all’intrattenimento con i giochi antichi e tradizionali organizzato dall’associazione Tricirco. Di particolare interesse è stata anche la mostra “Identità della Sardegna”, curata dalla Fondazione Logudoro Meilogu insieme alla Pro Loco di Banari, nella quale è stato esposto l’antico abito tradizionale femminile e maschile del paese insieme ad opere di grandi maestri del primo Novecento sardo tra i quali Biasi, Cabras, Altana e Palazzi.

Nel corso della manifestazione si è parlato anche dell’attività svolta dalla Pro Loco per arrivare all’Iscrizione della Cipolla dorata di Banari nel Registro regionale delle agrobiodiversità. Grazie all’attività di Laore e alla valorizzazione dell’agricoltore custode, è stata definita la scheda tecnica detenuta da Agris e dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari che contiene la caratterizzazione morfologica e genomica della Cipolla dorata di Banari, che a breve potrà essere inserita nel Registro regionale delle agrobiodiversità: un passaggio che consentirà il riconoscimento dell’unicità del prodotto.

La sagra, inserita nel programma “Salude & Trigu” della Camera di Commercio di Sassari, è stata organizzata anche in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

In copertina: da sin., lo chef Luigi Pomata, il tenore Francesco Demuro e lo scultore Giuseppe Carta

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