Barracelli, «grave quello che sta accadendo a Ozieri»
Intervento del Sindacato Autonomo Barracelli e dell’Unione Barracelli a sostegno della protesta della Compagnia di Ozieri contro l’Amministrazione comunale.
OZIERI | 22 febbraio 2024. Arriva dalla dalla segreteria regionale del Sindacato Autonomo Barracelli e dalla presidenza provinciale dell’Unione Barracelli il sostegno alla protesta della Compagnia di Ozieri che ha portato, da luglio a oggi, alle dimissioni della maggior parte dei suoi agenti. Dai piani alti dell’Unione e dal Sindacato arrivano critiche all’Amministrazione comunale poiché «ciò che sta accadendo alla Compagnia Barracelli del Comune di Ozieri è la conferma che l’impianto normativo posto in essere con la Legge Regionale 25/1988 non va più bene, e siamo anni che lo ribadiamo» e perché la decisione della maggioranza del consiglio comunale di eleggere un capitano diverso da quello eletto dalla «stragrande maggioranza» dei componenti la Compagnia è il segnale che «si vuole creare un grosso problema all’interno della Compagnia per puro opportunismo politico e vanificare il lavoro fatto negli anni».
«Una scelta simile – si legge in una nota diramata nelle scorse ore dai vertici citati – svilisce il lavoro dei barracelli, penalizza il territorio e lo rende orfano di un servizio di polizia rurale e antincendio. A questo si aggiunga il fatto che ai barracelli che non prestano servizio da anni, malgrado le norme lo prevedano, non vengono revocate le qualifiche di agente di Ps».
Insomma, la soluzione al problema non saranno le future elezioni, anche perché nel frattempo altri 12 barracelli si sono dimessi e quindi al momento la Compagnia si sta veramente avviando alla paventata estinzione: rispetto ai circa 80 presenti a luglio, al momento i barracelli di Ozieri sono meno di 20. Lo riconoscono senza filtri il Sindacato e l’Unione provinciale, che, oltre a criticare, come detto, l’atteggiamento dell’Amministrazione nella elezione di un capitano non scelto dall’interno a maggioranza, ribadiscono la critica sulle posizioni attuali del sindaco e del Comune.
«La questione di legalità – si legge ancora nella citata nota congiunta – riguarda la nomina da parte dell’Amministrazione comunale di un reggente, dopo che il capitano imposto dal Comune si è dimesso. Parrebbe che l’assessorato agli Enti Locali della Regione abbia consigliato al Comune di Ozieri che il ruolo di comandante reggente spetti al barracello con maggiore età anagrafica, indipendentemente dall’anzianità di grado a ufficiale o di servizio, ignorando una norma del Regolamento comunale. Basterebbe applicare le stesse procedure utilizzate negli altri corpi di polizia o militari dove in caso di assenza o di impedimento del comandante, questo è sostituito dall’ufficiale più elevato di grado; a parità di grado dal più anziano di grado; a parità di anzianità di grado dal più anziano di età».
Sembrerebbe una gran confusione, ai non addetti ai lavori. Ma nelle dichiarazioni dell’Unione Barracelli e del Sindacato Autonomo è invece tutto molto chiaro. «Riteniamo pertanto molto grave – dicono infatti i vertici – ciò che sta accadendo a Ozieri: se l’Amministrazione comunale non pone rimedio al problema che lei stessa ha creato, come Sindacato Autonomo Barracelli e Unione Barracelli siamo disposti ad avviare tutte le azioni necessarie perché questa vicenda si chiuda nel rispetto della legalità».
E nel frattempo la Compagnia di Ozieri non opererà, dato che dopo le ultime dimissioni dei barracelli «scoraggiati e delusi dall’Amministrazione comunale e dalle inique decisioni del nuovo comandante e del suo vice» si è rimasti veramente in pochi. E ciò fa avere «forti dubbi sulla ripresa e la prosecuzione dell’attività operativa e per la prossima campagna antincendio in particolare».
Trovare una soluzione non sembra a portata di mano, perché secondo la Segreteria e l’Unione, «se avessero voluto farlo nei mesi passati, sarebbero potuti intervenire gli uffici dell’assessorato agli Enti Locali, convocando a Cagliari un tavolo tecnico che evidentemente aveva la stessa importanza della nuova legge regionale sulle Compagnie dei Barracelli, ancora chiusa in un cassetto».
A.C.
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