“Basta apartheid”. Barbara Figus (PdF): «Si abolisca subito il green pass»
Una delegazione sarda del Popolo della Famiglia ha partecipato alla manifestazione di Roma per chiedere al governo Draghi di «porre fine all’ingiusta ed anticostituzionale misura del cosiddetto green pass».
Sabato 5 marzo, una delegazione sarda del Popolo della Famiglia guidata dalla coordinatrice Barbara Figus è confluitain piazza Ugo La Malfa a Roma per partecipare alla manifestazione“Basta apartheid”, dove insieme al presidente del movimento Mario Adinolfi e un migliaio di persone ha chiesto a gran voce al governo Draghi di «porre fine all’ingiusta ed anticostituzionale misura del cosiddetto green pass».
«Lo avevamo annunciato e lo abbiamo ribadito in piazza – ha commentato la coordinatrice del Popolo della Famiglia Sardegna –. Il governo italiano non può continuare a disattendere i diritti inalienabili dei cittadini, calpestando le famiglie già tanto provate dalla crisi portata da questa epidemia covid. È davvero ora di finirla – ha rimarcato Figus – e di togliere questa assurda e discriminante spada di Damocle che lo Stato italiano ha posto sopra il capo di una parte di italiani aventi l’unica colpa di aver scelto liberamente la non inoculazione».
«Ci aspettiamo che, con la fine dell’emergenza prevista per il 31 di marzo – ha continuato Barbara Figus –, questa assurda legge discriminante e fomentatrice d’odio e di gravi intolleranze (così come lo è del resto la posizione assunta dall’Europa e dall’Italia nel triste conflitto tra Ucraina e Russia), sia definitivamente spazzata via».
«Per questo – ha concluso l’esponente del Popolo della Famiglia – siamo stati presenti come PdF Sardegna a Roma, a nome di tutte e di ciascuna famiglia sarda che ha subito e sta subendo questa folle discriminazione, e di tutti i bambini e ragazzi che vergognosamente ancora non possono fare sport o prendere l’autobus per andare a scuola».
«Il 31 marzo – ha sottolineato invece il presidente del Popolo della Famiglia Adinolfi chiudendo la manifestazione di Roma – cadrà lo Stato d’emergenza per la pandemia, deve contemporaneamente cadere ogni limite costruito dal green pass, per far ripartire l’economia e restituire i diritti agli italiani, per ridare lo stipendio ai lavoratori cui è stato confiscato, costruendo una ingiustizia sull’ingiustizia. Ora basta, basta apartheid, fateci tornare sugli autobus, al lavoro, alle attività sportive, a prendere un caffè al bar con i nostri amici. Basta discriminazioni, non c’è più alcuna ragione di tenerle in piedi, semmai ce ne fosse stata una. Ora una stagione va chiusa e Mario Draghi deve farlo subito».
Adinolfi ha chiesto infine nel suo accorato intervento conclusivo di «pacificare l’Italia dopo due anni di divisione e dolore» per essere capaci di essere «costruttori di pace nel mondo, in un mondo che ha bisogno di un’Italia che non contribuisca a costruire muri».
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