Benetutti, dopo il discusso restauro riaperta al culto la chiesa di San Salvatore
BENETUTTI. Sabato 7 agosto, in concomitanza con la ricorrenza dedicata al Santissimo Salvatore è stata riaperta a Benetutti alla devozione dei fedeli l’omonima chiesa a lui dedicata e considerata l’edificio più antico del paese all’interno del centro abitato, anche se l’aspetto odierno è frutto naturalmente di diversi rifacimenti. Durante l’omelia della celebrazione, il parroco don Giovanni Palmas, ha concentrato il suo discorso principalmente su due punti: la devozione dei benetuttesi verso questo Santo e la conseguente attenzione della popolazione verso i recenti lavori di restauro, che tanta discussione hanno destato in itinere.
Il malcontento è nato dal fatto che una volta rimosso il vecchio intonaco esterno si è rivelata a tutti la bellezza delle pareti in pietra sottostanti e che la popolazione ha potuto ammirare per diversi giorni con lo stupore e soprattutto la speranza che quelle pietre finalmente riprendessero l’antico splendore, come testimoniato da alcune immagini storiche.
L’amara sorpresa è arrivata invece, quando la Soprindendenza delle province di Sassari e Nuoro, che si è occupata di seguire i lavori, ha deciso per una nuova intonacatura della parte esterna dell’intero edificio.
Il motivo? Il fatto che con i soldi a disposizione per il restauro fosse possibile procedere solamente in quel modo per salvaguardare la futura stabilità della chiesa. Quindi è chiaro che le motivazioni fossero fondamentalmente economiche, perché con un finanziamento più cospicuo si sarebbe potuta salvaguardare sia la stabilità dell’edificio che la bellezza esterna dello stesso. Così non è stato, perché comunque decide sempre la Soprintendenza e davanti alla sua fermezza, alla popolazione non è rimasto che abbassare la testa e conservare nel ricordo collettivo una bellezza solamente svelata e subito ricoperta.
Nonostante questo però la devozione non è stata intaccata e il comitato di coloro che portano il nome del Santo, gli abitanti del rione e i tanti fedeli benetuttesi non sono mancati all’appuntamento del 7 agosto per pregare insieme ancora una volta l’amato “Santu Sarvadore”.
M.F.R.