Anche Berchidda con “Insulae Lab” di Time in Jazz tra i 7 centri di produzione musicale ammessi al finanziamento Fus
Paolo Fresu: «Un successo che leggiamo come semina e raccolto di ciò che si può costruire».
C’è anche Insulae Lab, il progetto presentato da Time in Jazz, l’associazione culturale presieduta e diretta da Paolo Fresu a Berchidda, tra i sette Centri di Produzione Musica ammessi al finanziamento FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), ben cinque dei quali operanti in prevalenza nell’ambito del jazz. L’ufficialità è arrivata il 19 luglio con la pubblicazione del decreto del Direttore Generale dello Spettacolo.
Un importante riconoscimento che corona anni di dialogo e confronto con il Ministero della Cultura da parte degli organismi coinvolti e delle principali realtà che rappresentano il settore, in particolare l’Associazione I-Jazz e la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano. Un riconoscimento tanto più importante per un piccolo centro della Sardegna come Berchidda che per questo progetto ha ottenuto anche uno dei punteggi più alti.
Giovedì scorso (28 luglio), alla Casa del Jazz a Roma, si è tenuta la presentazione alla stampa dei nuovi Centri di Produzione Musica. Insieme a Insulae Lab, gli altri quattro Centri di area jazzistica ammessi a finanziamento sono We-Start – Piemonte Orientale Music dell’Associazione Rest-Art di Novara, il Centro Produzione Musica di Roma, con Casa del jazz e Auditorium Parco della Musica della Fondazione Musica per Roma, Toscana Produzione Musica Ets, sull’asse Firenze-Pisa, e il Centro Adriatico Produzione Musica Ets di Pescara.
Insulae Lab, come suggerisce il nome, guarda alle isole, quelle del Mediterraneo, per coinvolgere e mettere in relazione tra loro musicisti, esperienze e tradizioni non solo della Sardegna ma anche di Sicilia, Corsica, Elba, Baleari, Cipro, Malta, Creta.
Favorire lo scambio e la circolazione di artisti e progetti, stimolare la progettazione comune e le coproduzioni, offrire percorsi di residenza creativa, promuovere i nuovi talenti, incentivare la multidisciplinarietà: è su questi obiettivi principali che si snoda il progetto Insulae Lab con un impegno previsto per il triennio 2022/24 di tremila giornate lavorative, circa trecento musicisti coinvolti, centoventi repliche di produzioni proprie (alcune delle quali si potranno apprezzare prossimamente al trentacinquesimo festival Time in Jazz, in programma dal 7 al 16 agosto a Berchidda) e almeno sessanta produzioni ospitate.
Un impegno che Time in Jazz affronta grazie anche al cofinanziamento della Fondazione di Sardegna e dell’Unione dei Comuni “Monte Acuto – Riviera di Gallura, Territori di eccellenza della Sardegna”.
Questo progetto per Berchidda ha un valore simbolico perché premia un piccolo centro della Sardegna diventa capitale valore.
«La nascita dei Centri nazionali di produzione del jazz rappresenta un importante riconoscimento per la valenza contemporanea della nostra musica ed è frutto di un lungo cammino che oggi porta a un luminoso traguardo», commenta soddisfatto Paolo Fresu.
«Il progetto Insulæ Lab, sviluppato in un piccolo centro della Sardegna e che coinvolge tutte le isole del Mediterraneo – spiega Fresu –, è da noi inteso come un contributo fondamentale per la costruzione del tessuto culturale del Paese, per l’incidenza creativa, economica e professionale sui territori e per il disegno di quella rete di relazioni e connessioni che la ricca realtà del jazz italiano sta da tempo edificando. Un successo che leggiamo come semina e raccolto di ciò che si può costruire, con serietà e passione, nelle isole proiettate nel mondo dando una risposta alle istanze sul ruolo dei borghi come straordinari laboratori di creatività umana e culturale», conclude Paolo Fresu.
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